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I sogni faraonici di El Shaarawy in Cina

Agli inizi della carriera era considerato tra i più forti talenti che negli anni successivi avrebbero deciso le partite. Poi gli infortuni e qualche prestazione altalenante ne hanno arrestato la consacrazione. Alla Roma aveva trovato continuità e gol. Diventerà il giocatore italiano più pagato, dovrà però trasferirsi in Cina allo Shanghai Shenhua nell’anno che porterà agli Europei

La Cina è vicina, il calcio si allontana. Questioni di scelte di vita, ma soprattutto economiche. Di passioni che diventano lavoro e di proposte irrinunciabili. Perché questo sono i 40 milioni che El Shaarawy percepirà in tre anni dallo Shanghai Shenhua e che lo hanno convinto a lasciare l’Italia, per trasferirsi in un campionato meno competitivo sportivamente, ma più attraente dal punto di vista economico. Scelte di vita e di generazioni future che beneficeranno di uno stipendio a sei zeri. Il calcio si allontana però, quello delle coppe europee e delle competizioni internazionali.

Come l’Europeo del prossimo anno, che El Shaarawy dovrà conquistarsi facendosi notare da lontano e da un campionato meno competitivo. È lì che inizia la spaccatura del cuore. Quella che da una parte si è creata nell’inconscio fin da bambino. Quando ognuno di noi giocava e si divertiva tirando calci al pallone, sognando di essere il migliore e di segnare il gol decisivo nella finale di Champions League. Dall’altra parte invece, del cuore o della mente chisssà, c’è la razionalità che prende il sopravvento nel corso degli anni. Quando quel bambino diventato ormai professionista, fa i conti con il proprio mestiere. Con le difficoltà e i dolori, con i sacrifici e dunque anche con lo stipendio che vuole avere riconosciuto.

 


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Questo molto probabilmente è stato il ping pong di ragionamenti che in una settimana è balenato nella testa del Faraone. Che prima ha portato a fargli rifiutare l’offerta reputandola drastica per un giocatore di 26 anni, nel pieno della sua carriera. Poi però è arrivata la razionalità del calciatore, che in passato aveva subito qualche infortunio di troppo e solo nelle ultime stagioni giallorosse aveva trovato continuità. Alla Roma aveva trovato la sua dimensione, dopo essersi smarrito tra infortuni e prestazioni opache con il Monaco e Milan. Roma è stata l’esperienza più lunga dal punto di vista di presenze 139 e 40 gol. Undici in 28 partite quest’anno. Importanti come quello in Champions League nel 3 a 0 al Chelsea dello scorso anno, oppure nel derby al suo primo anno in giallorosso.

 

Diventerà il giocatore italiano più pagato, superadoo Pellè. Un acquisto per lo Shangai Shenhua importante non solo dal punto di vista calcistico, ma anche della popolarità. El Shaarawy infatti fin dai suoi primi anni è stata una star del web con tanti contratti di sponsorizzazione, finendo anche nella copertina di FIFA14 insieme a Messi. Ancora oggi è tra i più seguiti sui social, argomento molto caro ai cinesi.

 


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Se le scelte di Jackson Martinez, Lavezzi, Hulk e Pellè sembravano funzionali ad una carriera che aveva già espresso il meglio, vedere un Faraone in Cina farà strizzare gli occhi, quasi in balia di un miraggio. Ci farà pensare che veramente la Cina è più vicina rispetto a quello che pensiamo, ma anche che il calcio è ora un business e come tale vince chi fa l’offerta migliore.