Ederson-Bravo, sfida “citizen” tra numeri uno in Brasile-Cile
Metti una notte da sogno. Metti l’ultima giornata di qualificazione ai Mondiali. Metti il mondo del calcio che si ferma e guarda al Sud America, tutti sul divano con gli occhi verso quelle terre lontane. E gli occhi di Pep Guardiola fissi su Brasile-Cile. Il motivo? La sfida “citizen” in campo: Ederson (e Gabriel Jesus) vs Bravo, una partita nella partita.
Match da numeri uno, sfida dal sapore un po’ spagnolo e un po’ portoghese, con l’inglese sullo sfondo. Il mix che non ti aspetti, col Brasile già ai Mondiali che lancia Ederson in porta al posto di Alisson: il titolare del Manchester City contro la sua riserva in Inghilterra, ma bandiera e capitano in patria. Claudio Bravo, il portiere delle due Copa America in due anni, il portiere della disfatta di Brasile-Cile.
3-0 e Cile a casa. Sì, proprio così, la fine, forse, di una generazione, e forse il nuovo inizio di un’altra, con Claudio Bravo capitano eliminato. Ed Ederson portiere del futuro di un Brasile che incanta anche se già qualificato, grazie ad un altro uomo di Guardiola: Gabriel Jesus. Fenomeno vero, doppietta al compagno di squadra, col secondo gol in campo aperto visto l’arrembaggio cileno a un minuto dalla fine. Alla ricerca del gol per staccare un biglietto per i playoff, gol trovato sì, ma dal Brasile.
Ederson para, Gabriel Jesus segna e Claudio Bravo piange, ”colpevole” in occasione dell’1-0 di Paulinho e vittima dell’uruganao Brasile sulla preda Cile. Con Pep Guardiola spettatore interessato dal suo divano di Manchester, occhi puntati sui suoi portieri e su quel 97 che continua, imperterrito, a segnare: Gabriel Jesus. Una notte da sogno per lui ed Ederson, una notte da incubo per Claudio Bravo.