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“Dodici anni di battaglie: quella maglia mi è rimasta attaccata al corpo”. Cagliari, il ritorno del “Jefe” Lopez

L’ultima maglia che, dopo dodici anni di battaglia, mi è rimasta attaccata al corpo #forzacasteddu“. Dodici anni in campo, 4 nelle varie panchine del club sardo, dai Giovanissimi alla prima squadra, Diego Lopez sta per tornare nel club del cuore: è in pole per sostituire Massimo Rastelli. “El Jefe”, “Il Capo”, eroe e leader silenzioso, con il Cagliari ha affrontato 344 battaglie, è rimasto anche in serie B, a costo di perdere la Nazionale, e alla Sardegna ha voluto legarsi a vita: la sua famiglia vive tuttora nell’isola. Arrivò nel 1998, quasi per caso, dagli spagnoli del Racing Santander, in punta di piedi: poche presenze il primo anno e tanta tribuna, ma amore a prima vista. Nove anni per conquistare la fascia, pochi mesi per diventare uno dei leader dello spogliatoio rossoblù.

Nella sua avventura tanti compagni speciali, due in particolare, altre “leggende” del Cagliari degli anni 2000, Nelson Abeijon e Daniele Conti, che potrebbe affiancarlo in panchina. “Siamo cresciuti assieme” – disse Lopez ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com – “Nelson è un guerriero, mentre ricordo più bello che ho di Daniele è proprio questo: nei momenti complicati mi guardavo alle spalle e lui c’era sempre”. Perché il leader fino al 2010 è stato indiscutibilmente Diego Lopez, capitano fuori e dentro il campo. Adorato nel quartiere di Stampace, dove il 6 rossoblù è una vera e propria istituzione, Lopez ci ha messo pochissimo ad amare ed essere ricambiato dalla tifoseria rossoblù.

Con El Jefe in campo il Cagliari non era più retrocesso e nulla era impossibile. Tre i gol in serie A, tra i quali quello del 23 novembre 2008 a Napoli, gara poi finita 2 a 2, e quello del 6 gennaio 2010 ai danni della Roma, che diede inizio alla rimonta: due reti in match particolarmente sentiti dai sostenitori rossoblù. Momenti speciali come la fantastica salvezza del 2007, festeggiata per le strade della città come la vittoria di uno scudetto. Appese le scarpette al chiodo, “Il capo” è diventato allenatore dei sardi, in coppia con Ivo Pulga: nel 2012-2013 subentrò a Massimo Ficcadenti, ottenendo la salvezza con sei turni d’anticipo. Esonerato ad aprile 2014, per incomprensioni con la società, Lopez ha lasciato spazio a Ivo Pulga, che a sua volta era stato esonerato a febbraio dello stesso anno: la salvezza era comunque una formalità.

Il presidente Giulini annuncerà il sostituto di Rastelli solo domani, per una questione scaramantica. La decisione sembra presa, el “Jefe” torna a Cagliari, certi amori non finiscono.