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‘Din don intervengo dal Recchioni…la Fermana in Lega Pro’. I ‘segreti’ di Flavio Destro: “Danza Haka, tanto sudore e il tifo di Mattia…”

Una gioia – che mancava da undici anni – in un (extra) ordinario giovedì. La danza Haka pochi minuti dopo il 3-3 tra Vis Pesaro e Matelica, l’affetto dei tifosi nella sfida delle 20.30 contro il Romagna Centro e dulcis in fundo la festa, in piazza fino alle 5 di mattina: tra cori e tantissimo entusiasmo. Undici anni in un giovedì nella splendida Fermo, avvolta dal verde delle dolci vallate e dal blu – di questi tempi ben splendente – del mar Adriatico, distante appena pochi minuti dal centro città. Colori, paesaggi, calcio: finalmente. Vessilli gialloblu in ogni angolo del centro. Belli, originali, significativi soprattutto. Elementi astrali di un tempo che, ora, forse può tornare a scorrere alla vecchia maniera: curva, bar, Fermana, tifo, terza serie.

Sessantacinque punti in classifica nel girone F di Serie D, più undici sul Matelica e…Lega Pro! “Che emozione, indescrivibile. E’ stata una sensazione unica vedere tutta quella gente così carica di felicità in piazza a festeggiare fino alle prime luci del mattino”, il primo, istantaneo pensiero del ‘comandante’ Flavio Destro. Allenatore di quelli vecchia scuola e anche papà di Mattia: poca retorica, tanto lavoro. D’altronde alla fine, nel calcio (e non solo…) a contare più di tutto sono i numeri, con il loro significante oggettivo che non lascia margini di discrezionalità… “Quando sono subentrato lo scorso anno la prima cosa che ho detto ai ragazzi è stata la seguente: ‘ascoltatemi bene, solo nel vocabolario successo viene prima di sudore!’. E devo dire racconta ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com che quel messaggio lo hanno subito recepito. La passata stagione riuscimmo a fare sette vittorie in otto partite, quest’anno addirittura a vincere il campionato al cospetto, peraltro, di un avversario fortissimo come il Matelica”. Ma nella vita, spesso, la realtà disattende i programmi… “Quest’estate loro erano in ritiro vicino a noi. Una sera i ragazzi si incontrano in giro ed i miei dicono loro…’Speriamo di riuscire quantomeno a starvi vicino in classifica’. Alla fine invece…”.

La fine, ieri. Il dolce, dolcissimo epilogo. Festa e Haka. Comandata da…lui, ovviamente! Una giornata durata davvero ventiquattr’ore. Di quelle che avrebbero senz’altro fatto felice il buon Seneca… “Ho cercato di preparare la partita allo stesso modo di sempre, ma certo non è stato per nulla facile. Sapevamo che in caso di non vittoria del Matelica nel pomeriggio, saremmo stati promossi. Faccio la riunione tecnica in contemporanea con la loro partita. Erano con un occhio verso la lavagnetta e con l’altro al team manager che ci aggiornava sul risultato. Al 3-3 finale siamo usciti fuori e abbiamo fatto la prima cosa che ci è passata per la testa…la danza Haka! Ho deciso io di farla perché secondo me è una cosa che aggrega molto, rappresenta in toto lo spirito di questo gruppo. Poi la sera l’abbiamo anche ripetuta allo stadio con i nostri tifosi, quindi ci è riuscita abbastanza bene dai…”.

Decine e decine di sms, ‘complimenti mister’, ‘sei un grande’, ‘ci hai riportato dove meritiamo’. Uno in particolare, però, illumina lo smartphone di Flavio Destro, quello del figlio Mattia, intorno alle 18. “Anche lui era in trepidante attesa e aveva seguito Matelica-Vis Pesaro. Era felicissimo, ha seguito tutte le nostre partite. Ogni domenica sera ci chiamiamo e ci confrontiamo, diciamo così. Ora vediamo se riuscirà a venire a vedere la squadra qui a Fermo, ma giocando anche noi quasi sempre di domenica non è facile”.

Ore e ore di festeggiamenti, sciarpe e bandiere gialloblu che colorano Fermo. La gente, i tifosi che sorridono. Una Pasqua davvero molto, molto speciale. Perché chi – pseudo brillantemente – asserisce che il calcio sia solo un gioco probabilmente non tiene conto di siffatte peculiarità, della forza aggregante e propulsiva che una squadra riesce a infondere nel cuore di una città. Che ieri dalle 20 alle 5 si è caricata di una gioia tanto grande quanto indescrivibile. Tutto merito di quel motivetto speciale, che Destro ripete più o meno ininterrottamente dal sorgere del sole: “Din don intervengo dal Recchioni la Fermana in Lega Pro…”.