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Dietro le Quinte del Calcio – Le nuove norme antidoping dell’Uefa

In prossimità dell’inizio della fase finale delle manifestazioni più importanti sono entrate in vigore le nuove procedure di conservazione e ricontrollo dei campioni prelevati, ultima arma dell’UEFA nella lotta al doping. È questa la notizia che il Comitato antidoping UEFA ha annunciato la scorsa settimana e cioè che, a partire da questa stagione sportiva, i campioni prelevati alle partite di UEFA Champions League, UEFA Europa League, UEFA EURO e Supercoppa UEFA saranno conservati per un periodo più lungo, in modo da consentire nuovi controlli.

I campioni prelevati saranno conservati per essere utilizzati in future analisi che potranno essere eseguite in qualsiasi momento. Se le nuove analisi riveleranno positività, il giocatore sarà squalificato ai sensi del regolamento antidoping UEFA in vigore al momento della violazione, ma il giocatore subirà una sanzione aggiuntiva che potrà consistere in una multa o privato del titolo o del premio ricevuto che sarà ritirato, come avviene ormai di prassi per la maggior parte delle federazioni sportive affiliate alla WADA.

Se più di due giocatori risultano positivi dopo i nuovi controlli, le conseguenze per la squadra sono elencate all’articolo 12 del regolamento antidoping UEFA. Le sanzioni possono prevedere una multa, il ritiro del titolo o premio vinto, la decurtazione di punti (nelle competizioni attuali o future), la squalifica dalle competizioni in corso e/o l’esclusione da future competizioni. Per tutte le violazioni delle regole antidoping si applica un periodo di validità di 10 anni.

La conservazione e i futuri controlli hanno un chiaro effetto deterrente. Saranno conservati tutti i campioni per altri controlli qualora dovessero essere disponibili nuovi metodi. I nuovi controlli saranno effettuati in base alle informazioni e all’identificazione di sostanze illegali in precedenza sconosciute, oltre che alle nuove tecniche di analisi sviluppate dopo i prelievi.

Il Comitato ha parlato anche delle attività antidoping UEFA condotte nella stagione 2015/16. Quest’anno è stato introdotto il passaporto biologico dell’atleta (ABP), che definirà il profilo steroideo di 1500 giocatori entro fine stagione e sono stati effettuati più di 1100 controlli in gara e 400 controlli fuori gara.

L’UEFA ha anche rafforzato la collaborazione e la condivisione delle informazioni con gli altri portatori di interesse nel settore, siglando accordi con 21 agenzie antidoping nazionali (NADO). L’obiettivo è quello di firmare più accordi possibili con le agenzie nazionali antidoping delle 24 nazioni partecipanti a UEFA EURO 2016 prima del torneo a giugno. EURO 2016 sarà ricordato per i controlli antidoping più completi mai condotti in uno sport di squadra. I controlli fuori gara inizieranno a marzo, mentre quelli in gara consisteranno in analisi di sangue e urine in tutte le 51 partite. In Francia sarà operativa un’équipe di 20 ispettori antidoping (medici qualificati).

Nel quadro di queste iniziative i medici delle squadre delle 24 nazionali, che parteciperanno a UEFA EURO 2016 in Francia quest’estate, hanno firmato una carta che assicura il loro totale sostegno alla strategia antidoping dell’UEFA, confermando il loro impegno per un torneo libero da sostanze dopanti. Il documento è stato firmato durante la cerimonia di Parigi, dove si è svolto il workshop delle finaliste di UEFA EURO 2016 per confermare i dettagli organizzativi in vista dell’evento. Si tratta di un documento in cui in qualità di medici delle squadre nazionali partecipanti, si sono impegnati di adottare tutte le misure necessarie all’interno della propria federazione per aiutare l’UEFA a realizzare la sua missione affinché UEFA EURO 2016 sia libera da sostanze proibite.

Firmando [la carta], hanno confermato che il doping non sarà tollerato dal team management o dal personale medico e che tutti i giocatori che rappresentano la Federazione a UEFA EURO 2016 saranno istruiti di conseguenza, nel rispetto dei Regolamenti Antidoping UEFA e dichiarando il sostegno incondizionato al programma antidoping UEFA EURO 2016.

I controlli antidoping saranno effettuati in tutte le cinquantuno gare in Francia, con un minimo di due giocatori per squadra selezionati in ogni partita per i prelievi di sangue e urine. I controlli potranno anche essere effettuati tra una gara e l’altra. I campioni raccolti saranno analizzati da un laboratorio accreditato dall’Agenzia Mondiale Anti-Doping (WADA) e i giocatori saranno inseriti nel programma passaporto biologico UEFA.

Questo significa che tutti sono uniti nel desiderio assoluto di avere un EURO senza doping e che tutti sono impegnati a rispettare la strategia UEFA di tolleranza zero nei confronti del doping.