Di Biagio: “Calabresi, Vitale, Ricci… In serie B si crede di più nei giovani”
Serie B campionato dei giovani? Ci sono numeri incoraggianti e la speranza è che sia solo un inizio. Ben 13 degli ultimi 24 convocati da Luigi Di Biagio, ct dell’Under 21, giocavano nel campionato cadetto: “Ci sono esempi importanti di squadre che hanno scelto giovani non solo per le normative, ma perché credevano in loro” – si legge nelle pagine di B Magazine, la rivista ufficiale della Lega di Serie B – “Il salto dalla Primavera, dove molti di questi ragazzi arrivano, è notevole. Faccio qualche nome: Calabresi, Vitale, Ricci, sono esempi che fanno ben sperare, atleti che grandi club della A hanno mandato nella B perché sanno che sono in buone mani e che qui possono crescere”.
Le 22 squadre hanno evidenziato anche la volontà di cambiare filosofia di gioco, optando per un calcio più spregiudicato e votato all’attacco. Per Di Biagio, tuttavia, non tutte le squadre hanno assecondato questa tendenza: “La B ancora una volta si è confermata una categoria difficile, non scontata e combattuta. Non particolarmente spettacolare, tranne alcune eccezioni, e con una qualità in linea con quella delle ultime stagioni. Se devo spendere un aggettivo sul campionato, direi che è stato un torneo coraggioso, con più squadre, rispetto alle ultime annate, che scendevano in campo con l’obiettivo della vittoria”.
L’assenza di top player nella Nazionale azzurra ha fatto scattare il campanello d’allarme. Potrà essere proprio la serie B il punto di partenza per la formazione di giovani bomber, come era un tempo? “Io gli attaccanti li prendo qui: Rosseti, Boateng, Cerri, Monachello che in B c’è stato fino allo scorso gennaio. Per molti, quando approdano in A, la valutazione non è semplice a causa dello scarso utilizzo. È vero comunque, in questo momento in Italia non pare esserci punte all’altezza della nostra fama. Dimenticando per un momento il ricambio generazionale e i giovani, ci sono comunque attaccanti pronti per la massima serie. Due nomi su tutti: Lapadula e Budimir“.