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Del Piero: “Vialli è sempre stato il mio capitano. Ispirava carisma e determinazione”

Le parole di Alessandro Del Piero a Calciomercato – L’Originale su Sky Sport, in ricordo di Gianluca Vialli

Il mondo del calcio piange la scomparsa a 58 anni di Gianluca Vialli, ricordato nella giornata di oggi da tantissime personalità che hanno condiviso con lui momenti di vita. Molto emozionanti i messaggi dei vari calciatori vincitori di Euro 2020, ma questa sera a “Calciomercato – L’Originale” su Sky Sport anche Alessandro Del Piero, che nel 1996 ha vinto con Vialli – ai tempi capitano della Juventus – una Champions League, ha voluto ricordare l’ex compagno di squadra. 

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Gianluca Vialli, il ricordo di Del Piero a Sky Sport

In questi momenti non mi trovo molto a mio agio a parlare, in particolare quando si parla di Luca. Insieme a Roberto Baggio è stato l’esempio più grande che ho avuto da 18enne alla Juventus. Loro due, che avevano vinto la Coppa UEFA e per quello che rappresentavano per l’Italia, sono stati enormi. Luca è diventato anche mio capitano, l’ho sempre chiamato così, anche ultimamente. Lo è sempre stato, dentro e fuori dal campo. Quando facevamo le prime doppie sedute mi invitava a mangiare con tutti“, ha detto Del Piero a Sky Sport. 

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Ancora Del Piero: “Era un personaggio che ispirava carisma, determinazione, voglia di mettere il petto in fuori e affrontare qualsiasi tipo di sfida, anche se sembrava insuperabile. Mi ha sempre colpito per questo. Fino a un mese prima lo vedevo giocare e segnare con la mia squadra del cuore, poi a 18 anni me lo sono trovato lì, compagno di squadra. Penso che tutti lo possano ricordare così“.

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Infine, Del Piero ha detto su Baggio e sulla personalità di Vialli: “Non ero un rivale per Roberto, poi lui e la Juve si sono lasciati per altri motivi, ho raccolto la sua eredità ma non sono stato un rivale. Vialli era un ragazzo molto sensibile, tramandava sicurezza dei propri mezzi, riusciva ad aggregare le persone e a renderle unite in tutte le situazioni, di fronte alle gioie e alle sconfitte. Sono sempre stato trattato come gli altri, nonostante fossi l’ultimo arrivato e il più giovane“.