Deeney, dubbi sulla ripresa: “No stipendio? Sono già stato povero”
La Premier League potrebbe ripartire a breve, ma Troy Deeney, capitano del Watford, in un intervento sul social Instagram si è detto dubbioso sulla ripresa del campionato inglese. L'obiettivo del calciatore sarebbe salvaguardare soprattutto la famiglia. “Al momento non sto nemmeno parlando di calcio. Sto pensando solo alla salute della mia famiglia”.
Come riportato anche dalla Bbc, sarebbero sicurezza e salute le preoccupazioni che affollano la mente dell'attaccante trentunenne. “Se sento che giocando non mi prenderò cura di loro, non lo farò perché non voglio metterli a rischio. Se non è abbastanza sicuro per i tifosi essere all’interno dello stadio, perché dovrebbe essere sicuro per i calciatori essere lì? Quando ci sono i calci d’angolo ci sono 18 o 19 uomini in area, non è un allontanamento sociale. Sono queste le domande che le persone hanno posto ma al momento non abbiamo ricevuto risposte perché non si possono dare”.
Prima vengono gli affetti più cari, quindi. E Deeney pensa anche a rifiutare di scendere in campo a costo di pagare una multa o, addirittura, rinunciare allo stipendio. “Cosa faranno, mi toglieranno i soldi? Sono stato povero prima, quindi non mi dà fastidio l’idea. Stiamo facendo tutti questi test per riportare i calciatori al lavoro e la conseguenza è che il Servizio Sanitario Nazionale, gli operatori e le persone in prima linea che ne dovrebbero avere davvero bisogno non ne hanno abbastanza. Come si giustifica questa cosa? Mi sento come se volessero riportarci al lavoro solo per farci pagare le tasse. I giocatori della Premier League pagano quasi 4 miliardi di sterline di tasse all’anno “, ha concluso il giocatore.