De Zerbi: “Caputo è un professore. Pirlo? Un predestinato”
Dodici calciatori convocati in nazionale a tinte neroverdi. Un motivo di grande orgoglio per il Sassuolo, il giusto premio al termine di una stagione di grande livello. Da Locatelli a Raspadori in U21, passando per la prima volta in nazionale di Ciccio Caputo. "Nel suo ruolo è un professore – racconta De Zerbi a Sky Sport – Non ci sono molti attaccanti italiani più forti di lui".
De Zerbi ha ammesso di aver ricevuto la notizia con un pizzico di emozione: "La vivo come loro, con lo stesso trasporto – ammette – Per il Sassuolo e per me è motivo di grande orgoglio avere 12 giocatori in nazionale. L'ambiente è determinante. Locatelli è cresciuto in campo anche con il lavoro dei compagni più anziani che lo hanno indirizzato nella maniera giusta. Caputo è stato accolto bene ed è diventato determinante".
Il rischio, però, è anche di perdere i propri gioielli, su tutti Locatelli che piace alla Juventus: "So che dobbiamo essere pronti a sostituirli, ma non è un lavoro automatico – spiega De Zerbi – Se rimangono siamo ancor più contenti".
Per il Sassuolo c'è una stagione da preparare e numeri da migliorare dopo l'ottavo posto dell'ultimo campionato: "Usciamo da una stagione meravigliosa – racconta l'allenatore – cercheremo di migliorare la nostra classifica. Tutto è migliorabile: possiamo far più gol, dobbiamo prenderne meno e mettere a posto 3-4 aspetti che ci hanno condizionato".
Tra chi troverà come avversario in panchina c'è anche Andrea Pirlo: "Lui è un predestinato – conclude – Lo è stato da allenatore, penso possa far bene anche da allenatore. È vero che l'esperienza ci vuole, ma qualcuno è diventato un grande allenatore senza gavetta".