Ci vediamo per un caffè? Nicola accetta l’invito di un tifoso
L’ex allenatore dell’Udinese si è presentato al bar Al Cacciatore chiedendo di Manuel, il tifoso che qualche mese fa lo aveva invitato per un caffè tramite e-mail
“Magari ci vedremo per un caffè”. Spesso questa frase si pronuncia con leggerezza; la si può dire per congedarsi in modo amichevole da una persona o per invitarla a uscire con te, senza mettergli troppe pressioni.
Manuel Toffoletti di Tricesimo, piccolo comune del Friuli Venezia Giulia, ha riservato un invito del genere per una persona…speciale. A Novembre infatti ha mandato una mail a Davide Nicola, spiegandogli quanto gli avrebbe fatto piacere conoscerlo, magari davanti a un caffè preso nel suo stesso locale. A mesi di distanza, l’invito è stato accettato e l’ex allenatore dell’Udinese si è presentato al bar Al Cacciatore chiedendo proprio di Manuel tra l’incredulità generale dei presenti.
L’allenatore di Luserna San Giovanni si è anche scusato per il ritardo con il quale ha accettato l’invito. La sua mancanza di certo era attenuata dal fatto che in questi ultimi tempi non ha avuto un momento libero. Infatti fino a settimana scorsa, Nicola era impegnato giorno e notte ad allenare l’Udinese con l’obiettivo, ripetuto come un mantra, di raggiungere la salvezza. Dopo essere stato esonerato, ora ha molto più tempo per se stesso e si è concesso questa gita per conoscere il suo fan Manuel. Il gestore-tifoso, stupito, ha postato la foto che li ritrae insieme su Facebook come due amici di vecchia data e poi ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso, non me lo aspettavo proprio, ma in fondo ha confermato il pensiero che avevo della persona, dimostratasi umile, simpatica e semplice. E’ venuto a salutare un semplice tifoso prima di andarsene e mi chiedo quante altre persone nella sua situazione lo avrebbero fatto”. Crediamo molto poche.
Normale a questo punto chiedere a Manuel di cosa abbia parlato con Nicola: “Di tutto. Non solo di calcio. Mi ha chiesto come va il locale. Ci è rimasto male per l’esonero ma è stato un signore. Non una parola fuori posto e alla salvezza è il primo a crederci fermamente. Il dispiacere era più che altro legato al fatto che aveva delle idee e un progetto per il futuro qui a Udine e che avremmo potuto vedere un’Udinese diversa la prossima stagione”, riporta il Messaggero Veneto.