Dal Bayern Monaco alla Non-League: la storia di Dale Jennings
Ha sfiorato il sogno con la maglia del Bayern monaco. Poi la rapida discesa di chi non ha avuto la testa per diventare professionista. La malattia della figlia, lo ha costretto a a cercarsi un altro lavoro, non rinunciando però ad inseguire il sogno della Premier League
La vita è fatta di scelte e decisioni che in un momento ne possono cambiare le sorti. Quando il successo ed il raggiungimento di un sogno sembrano ad un passo, ma poi svaniscono sgretolandosi sotto i tuoi piedi. Dura la salita per arrivare tra i professionisti, facile e repentina la caduta tra i dilettanti. È questa la storia di Dale Jennings, esterno offensivo che nel 2011 fu acquistato dal Bayern Monaco per due milioni di sterline. Preso dalle giovanili del Tranmere Rovers si trasferì in Germania, pronto a far vedere i suoi numeri sui grandi campi europei.
Trentasei presenze e due gol con la maglia dei bavaresi per quello che doveva diventare il nuovo Ribery: “Prima di andare a Monaco gli altri facevano tutto per me, mi cucinavano e io non avevo mai fatto una lavatrice e mangiavo solo cibi pronti, non la dieta ideale per un atleta” ha detto a SportBible. Qui comincia la discesa del giovane allora ventitreenne. Nel 2013 tornò in Inghilterra prima al Barnsley e poi al Dons, fino al 2016 quando si ritrovò senza squadra.
L’anno seguente la diagnosi drammatica della figlia Mila malata di laucemia: “Non ci può essere notizia più terribile”. A quel punto Jenning si è rimboccato le maniche, prima diventò dipendente di Amazon, ora invece lavora come addetto al controllo qualità per la casa automobilistica Land Rover.
Il suo sogno però non l’ha ancora abbandonato. Ora gioca in Non-League, la nona serie inglese con la maglia del Runcorn Town, alle porte di Liverpool. Il suo idolo? Vardy, perché anche l’attaccante del Leicester è riuscito a raggiungere con qualche anno di ritardo la Premier League. Il sogno che Jennings non è riuscito a raggiungere per tanti peccati di gioventù, che la carriera e il destino gli hanno fatto pagare a caro prezzo.