Dai fallimenti alla rinascita, con la Lega Pro finalmente ad un passo: la famiglia Fedeli ha già conquistato la Samb
Tre fallimenti dal 1994 ad oggi, anni bui, senza certezze.
L’ultima illusione risale al maggio 2013, quando nel giorno dell’ esodo
rossoblù a Recanati la Sambenedettese (clicca qui per la rosa–>http://www.tuttocalciatori.net/rosa/sambenedettese)
conquistò la promozione in Lega Pro, poi cancellata dalla mancata
iscrizione al campionato professionistico. Dal trionfo all’incubo,
ancora una volta. Si torna in Eccellenza, si riparte da zero, con una
piazza sempre innamorata (5.000 gli spettatori abitualmente presenti al
“Riviera”) ma con tanti dubbi nella testa. I ricordi degli anni d’oro
della B, il pareggio di San Siro con il Milan, la semifinale playoff
con il primo Napoli targato De Laurentiis, ricordi tanto belli quanto
lontani. Il sogno di tornare ai fasti di un tempo, infatti, lasciava
spazio ad un unico desiderio: trovare finalmente una stabilità a
livello societario, senza correre più il rischio di veder saltare il
banco all’improvviso. Una tranquillità che oggi ha l’identikit della
famiglia Fedeli: un passato con Ancona, Ternana e Perugia ed ora la
prima stagione alla guida della Sambenedettese, con risultati
strepitosi. Un matrimonio perfetto, che avrebbe potuto compiersi già da
tempo.
“Potevamo prendere la società due anni prima – racconta Andrea
Fedeli, dg e figlio del patron Franco – esattamente nell’estate del
2013. Ce la proposero e a noi l’idea piaceva, ma quando ci
comunicarono che il club aveva una massa debitoria di 2 milioni e mezzo di Euro, ci siamo tirati indietro. Sarebbe stato assurdo sborsare quella
cifra, visto che poi avremmo anche dovuto costruire la squadra per la Lega Pro
che la Samb aveva appena conquistato sul campo”. I rossoblù oggi sono
in testa al girone F di Serie D con 11 punti di vantaggio sul Matelica. La Lega Pro sembra davvero ad un passo e Fedeli ammette di non essere sorpreso dal
campionato dei suoi ragazzi.
“Ero assolutamente convinto di poter essere primo in marzo, conoscevo la
qualità di questa squadra e sapevo di avere giocatori importanti.
Magari non mi aspettavo un vantaggio simile, ma non avevo dubbi sulla
nostra forza”. Dal Rieti alla Sambenedettese, in un giorno d’estate è cambiato tutto. “Eravamo pronti ad iniziare una nuova stagione al Rieti,
poi in un attimo ci siamo ritrovati addosso le divise d’allenamento
della Sambenedettese e tanti giocatori in più (ride)”. La rosa
rossoblù, infatti, è composta quasi interamente da ex giocatori del
Rieti, con l’aggiunta di qualche pezzo da novanta. “E’ stata una nostra
scelta puntare su ragazzi che già avevano lavorato bene con noi.
Ovviamente c’era da puntellare la rosa perché San Benedetto non è
Rieti e quindi ci voleva qualcosina in più. Così abbiamo preso Diego Conson (clicca qui per la scheda–>http://www.tuttocalciatori.net/Conson_Diego) per la difesa
ed uno come Mario Titone (clicca qui per la scheda–>http://www.tuttocalciatori.net/Titone_Mario), che eravamo
convinti potesse fare la differenza”.
La stagione della Sambenedettese ha vissuto anche momenti negativi, con
le due sconfitte consecutive al “Riviera” che sono costate la panchina a
Loris Beoni. “L’errore è stato di non aver fatto prima questo passo. Io ho una grandissima stima nei confronti di Beoni e lo considero
uno degli allenatori più preparati che io conosca a livello tattico.
Però in certe piazze entrano in gioco altri fattori e lui
probabilmente non riusciva a gestire al meglio la pressione”. Il
sostituto? Ottavio Palladini (clicca qui per la scheda–>http://www.tuttocalciatori.net/allenatori/309-Palladini_Ottavio), ex centrocampista del Pescara e grande cuore rossoblù, la
classica scelta che si rivela perfetta.
“Conoscevo Palladini come calciatore, qui l’ho conosciuto come uomo e
come allenatore. Mi sono confrontato con mio padre e non abbiamo avuto
dubbi sul fatto che una persona di San Benedetto come lui, potesse
essere l’elemento giusto. E’ stato bravissimo a capire di avere una Ferrari, non ha cercato di fare manovre assurde, si è messo al volante
e la sta guidando con grande serietà e professionalità verso la metà,
esattamente quello che mi aspettavo”. Il ritorno tra i professionisti
si avvicina sempre di più e Fedeli sembra avere le idee chiare anche
per la prossima stagione, compreso anche il futuro di Reginaldo (clicca qui per la scheda –>http://www.tuttocalciatori.net/Reginaldo_Ferreira_da_Silva).
Il brasiliano si allena da mesi con i rossoblù, ma non è stato ancora
tesserato. “Premesso che c’è ancora da conquistarsi la promozione sul
campo, posso comunque dire che buona parte della squadra sarà
riconfermata. Reginaldo? Intanto lo vedremo in campo in queste ultime
gare poi capiremo se ci sono i margini per un suo futuro qui. Visto il suo passato in Serie A, potrebbe arrivare qualche club estero per convincerlo a trasferirsi in Cina o negli Stati Uniti. Lui è stato davvero incredibile in questi mesi, pur allenandosi senza poter giocare è stato d’aiuto agli altri ragazzi, ha fatto crescere tutti.
Reginaldo o meno, inseriremo comunque altri giocatori di qualità e sono
certo che il prossimo anno ci divertiremo… Il sogno? Rimanere
a lungo qui a San Benedetto“.
Niente voli pindarici, dunque, meglio tanta concretezza: proprio quello
che i tifosi sognavano da tempo. Dalla falsa illusione di Recanati ad
una nuova festa che sta per esplodere. Questa volta, però, non c’è
iscrizione che tenga, la Lega Pro non sfuggirà in un pomeriggio di
luglio. Il vento è cambiato, il sole torna a splendere: la
Sambenedettese sta per tornare dove merita… Finalmente.
Giuseppe Marzetti