CR7 shock: aggredisce un avversario e minaccia l’arbitro. Ma l’allenatore lo difende
Cristiano Ronaldo ha perso la testa in Al Hilal-Al Nassr: espulso
Cristiano Ronaldo ha perso la testa nella semifinale della Supercoppa dell’Arabia Saudita. L’Al-Nassr è stato sconfitto contro l’Al-Hilal di Milinkovic-Savic e il portoghese si è reso protagonista di brutti attimi che gli sono costati l’espulsione e potrebbero anche costargli una lunga squalifica.
Al Hilal-Al Nassr, Cristiano Ronaldo perde la testa: cosa è accaduto
L’Al Nassr è uscito sconfitto dalla semifinale della Supercoppa dell’Arabia Saudita contro l’Al Hilal. La squadra di Sergej Milikovic-Savic – che sta dominando anche la Saudi Pro League – ha vinto 2-1. A nulla è servita la rete nel finale di Sadio Mane.
Sul momentaneo 2-0, però, Cristiano Ronaldo è stato espulso. Il portoghese ha prima colpito un avversario con una gomitata a palla lontana, poi ha minacciato l’arbitro Al Hoaish dopo aver ricevuto la sanzione.
Cosa rischia Cristiano Ronaldo?
Dopo aver ricevuto il cartellino rosso, le sanzioni per Cristiano Ronaldo potrebbero non fermarsi qui. Il portoghese, infatti, rischia una lunga squalifica. Per l’ex Real Madrid e Juventus pesa la condotta violenta, unita a un atteggiamente gravemente antisportivo.
Anche le minacce nei confronti dell’arbitro – quando però Al Hoaish era di spalle – potrebbero incidere nella decisione finale. Cristiano Ronaldo rischia una stangata: potrebbero essere anche cinque le giornate di squalifica. Il portoghese non è nuovo a provvedimenti disciplinari: nelle settimane passate ha rimediato una giornata di squalifica per un gesto offensivo.
L’allenatore dell’Al Nassr difende CR7
Sull’espulsione di Cristiano Ronaldo si è espresso l’allenatore dell’Al Nassr Luis Castro, che ha difeso il fuoriclasse portoghese: “E’ stata una decisione sbagliata, era un contatto marginale. Il difensore dell’Al Hilal ha fatto finta di essere stato colpito in faccia. Il VAR sarebbe dovuto intervenire. Cristiano Ronaldo è un esempio, un modello per tanti. Ai migliori giocatori al mondo non piace mai perdere. Non è abituato a perdere nella sua carriera ed è naturale per lui perdere il suo lato mentale ed emotivo quando perde”.