Cristiano impressionante, torna Bale. Che Real! Sette gol al Celta possono bastare, il racconto dal Bernabeu
“Oh, un teatro“. E mi fermo più di dieci secondi a bocca aperta: poi non resisto e via di foto ricordo. L’occhio vuole sempre la sua parte e Bernabeu che non tradisce le attese, non lo farà mai e poi mai, nemmeno in Copa. Lo spettacolo è davvero incantevole: un catino avvolgente, scenico. Impianto così moderno da garantire wifi e stufette elettriche sopra la testa di buona parte degli spettatori, sia mai. E vorrei anche vedere con quello che si paga (io oggi 65€ per fondo sur secondo anfiteatro), forse il minimo. Qualcuna si traveste da iPhone CR7, qualcun’altra urla a squarciagola dal terzo anello: “Sergio Ramos dammi la maglietta! Vengo da Caen!”. Ed io cosa dovrei dire allora?
Riscaldamento che sarebbe da filmare. Isco nasconde la palla anche ai suoi compagni, Ramos si diletta con punizioni dal limite e non se la cava mica male: portierino della cantera che vola e la toglie dall’incrocio, Sergio s’arrabbia stizzito.
Real-Celta, Liga. In campo non grandi motivazioni, non all’inizio almeno. “Pensiamo alla Champions” mormora qualcuno diffidente. Grada che non risparmia cori e striscioni contro Florentino: “Ascolta lo stadio e dimettiti”. Zidane lascia a casa Modric e Kroos e si nota, manovra lenta e prevedibile. Pepe in sofferenza, Aspas lo infila più di una volta. Lucas Vazquez sempre rapidissimo, in forma; Mateo Kovacic si propone ovunque e strappa qualche applauso. Decisivo Keylor Navas, un muro blanco dai riflessi sorprendenti.
Ma la squadra che piace è il Celta di Berizzo, spumeggiante soprattutto nelle ali: Nolito e Orellana volano. Almeno all’inizio, è giusto dirlo. Perché quando il Real prende convinzione e fiducia non ce n’è per nessuno. Apre Pepe di testa e curva che canta: “Pepe marca un gol”. Poi c’è solo Cristiano Ronaldo: oggi mostruoso, impressionante. E dire che la grada lo aveva pure fischiato ad inizio secondo tempo: portoghese che apre su Carvajal senza guardare e… palla fuori.
La Sur capisce il momento e lo incoraggia: “Cristiano Ronaldoo la, la, la, la, Cristiano Ronaldo”. E lui risponde con quattro gol, uno più bello dell’altro: botta da fuori, punizione chirurgica, rapina, testata. Serve altro? Show totale e repertorio al completo. Da lì in poi sarà velluto e accademia: un più per Casemiro, onnipresente e sempre pronto a recuperare palla. In gol pure Bale al rientro. E chi li ferma più questi? Ma attenzione al siparietto. Un tifoso alle mie spalle grida: “Así gana el Madrid”. “Così vince il Madrid“. Quello al suo fianco aggiunge: “Si… intanto siamo a meno 12. E per fortuna che vince così! Deve farlo sempre!”. Critica giusta. 7-1 finale e delizia merengue, in attesa della Roma. “Se può farcela?”. Beh… Se Cristiano gioca e segna così – in corsa per il titolo di pichichi e per la scarpa d’oro – sarà molto difficile.