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“Dagli allenamenti all’alba a Sydney al primo gol in A: che orgoglio il mio Cristian”. Tony Basha racconta Volpato

Dall’Australia al primo gol con la Roma, il direttore dell’Australasian Soccer Academy l’ha visto crescere: “Voleva la Serie A e l’ha ottenuta”

Tony Basha è una persona che per mestiere inevitabilmente viaggia tanto. La ‘base’ è in Australia, a Sydney, però poi ogni tanto deve prendere un aereo e volare in Europa. Un giorno in Portogallo, quello dopo in Germania, poi in Italia. E il destino ha voluto che si trovasse proprio qui, nello specifico a Roma e più precisamente all’Olimpico, nella serata del primo gol in Serie A del suo Cristian Volpato. 

 

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Sì, perché il 18enne giallorosso è anche un po’ ‘suo’. Cresciuto nell’Australasian Soccer Academy di cui Basha è direttore e coach, prima di prendere quel biglietto Sydney-Roma che si è rivelato di sola andata. “E’ arrivato all’Academy dopo un’esperienza in un’altra scuola calcio ma lì non lo facevano giocare. Mi sono bastati i primi allenamenti e ho pensato subito: ‘Ma quelli erano matti?’. Da lì è iniziato tutto”, ha raccontato Basha a gianlucadimarzio.com.

 

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Sydney-Roma, sola andata

Un viaggio lungo che ha portato Volpato alla Roma di José Mourinho. Un qualcosa che solo qualche anno fa qualcuno avrebbe archiviato come una fantasia. Così come un gol in Serie A. Qualcuno, ma non Cristian. Un ragazzino estremamente determinato con cui Basha a avuto a che fare per anni: “Andavano di pari passo il lavoro sul campo e la sua crescita, come giocatore e come persona. Un ragazzo che vive il divorzio dei genitori non attraversa mai un momento facile. Quindi era fondamentale stargli vicino e allenarlo anche dal punto di vista della mentalità. E’ fondamentale per un giovane. Consigli? Oltre a quelli a livello tecnico, gli ho sempre detto di non perdere mai i valori che ha. Ha una famiglia che lo supporta sempre, può diventare un giocatore di livello ed è estremamente determinato – ha sottolineato ancora -. Anche quando era qui guardava sempre le partite del campionato italiano. Ha sempre avuto come obiettivo la Serie A e la volontà di giocare in un club europeo. E ora ci è riuscito”.

 

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Determinazione. E qualche allenamento extra all’alba oppure in notturna: “Una volta mi ha chiamato a mezzanotte. ‘Alleniamoci’. Nella nostra Accademia ci sono anche degli spazi al coperto, oltre ai campi esterni, quindi ci siamo visti e si è allenato. Ricordo anche le tante esercitazioni individuali alle 6 di mattina. Lui è così, ha sempre fatto di tutto per provare a diventare il migliore. E quante sfide io e lui a calcio-tennis… Vincevo io e non ci stava. ‘Giochiamo ancora, finché non vinco io’. Lui è così”.

 

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“Ho un giocatore molto interessante, si chiama Cristian Volpato”

Basha – 38enne, coach full time ma anche dj in qualche serata australe – conosce bene Cristian e lo racconta come fa un fratello maggiore con il più giovane della famiglia che inizia togliersi delle belle soddisfazioni. Orgoglio e soddisfazione. Probabilmente la stessa provata dopo la prima chiamata con Piccareta, il ponte di Volpato tra l’Australia e la Roma. “Conosco Fabrizio da anni. Prima che iniziasse a lavorare per l’Under17 della Roma lo volevo nella mia Academy. Era praticamente tutto fatto, poi però purtroppo non se ne fece più nulla per una questione burocratica legata al visto. Ma siamo rimasti in contatto e un giorno gli ho parlato di questo ragazzo. Ho detto: ‘Guarda ho un giocatore molto interessante, forte, con una mentalità vincente, si chiama Cristian Volpato’.

Quando sono venuto a trovarlo in Italia lui mi ha chiesto dei video di qualche partita di Cristian ma non ne abbiamo, quindi gli ho fatto vedere gli allenamenti. Allora mi ha detto di farlo venire in Italia per un provino, due anni fa. E’ venuto con la madre, ha giocato un’amichevole, è entrato dalla panchina, ha segnato due gol e fatto un assist. Da lì non ci sono stati più dubbi”. O meglio, the rest is history, tanto per tenere aperta una porta sull’Australia.

 

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Le lacrime di gioia all’Olimpico e il gruppo WhatsApp con i ragazzi dell’Academy

Una storia che si è arricchita il 19 febbraio, in quel Roma-Verona in cui Volpato ha realizzato il suo primo gol in Serie A davanti agli oltre 30mila tifosi giallorossi che temevano di uscire dallo stadio gelati da un altro risultato negativo contro la squadra di Tudor. E invece, ecco la Primavera. Sugli spalti quel giorno, oltre a Francesco Totti (che dua anni fa ha accolto proprio Volpato nella sua CT10) c’era anche Basha: “E’ stato incredibile vedere il suo primo gol in A dallo stadio Olimpico. Mi ha fatto un regalo immenso. Piangevo di gioia. Poi ci siamo videochiamati, è stato bellissimo. Mi ha ringraziato. Per me è una soddisfazione incredibile. Ed è anche un esempio per i ragazzi dell’Academy a Sydney. Abbiamo un gruppo WhatsApp con tutti loro, Cristian compreso. Dopo il gol hanno iniziato tutti a scrivere, anche i genitori, per fargli i complimenti. E’ stato un momento pazzesco”.

 

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E chissà che Basha non possa viverne ancora, con altri ragazzi in grado di fare un percorso simile a quello di Volpato. Uno di quei viaggi per i quali chiunque farebbe di tutto. Due nomi? Billy Rachid e Luka Strbac, che al momento sono in prova alla Spal.

 

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Intanto Basha si gode Volpato. Il suo Cristian, che ha raggiunto un’altra tappa di quel viaggio