Lavora nel Guingamp, oggi in coppa lo affronterà: la storia di Rolland
Malo Rolland, portiere di 22 anni cresciuto nelle giovanili del Guingamp, sabato si ritroverà contro il suo passato. Che poi è anche il suo presente, perché dal 2017 è diventato il responsabile della pre-formazione dei portieri del settore giovanile del club di Ligue 1: “Se facciamo l’impresa, entrerò in ufficio in punta di piedi…”
Storie di Coppa. No, niente Champions, niente Coppa del Mondo. Spesso le favole più belle vanno in scena nel freddo di gennaio, quando le varie competizioni sono ancora all’inizio. Qui le piccole realtà affrontano i colossi dei maggiori campionati nazionali. Qui può capitare che il portiere di una squadra di terza categoria si ritrovi davanti al club…per cui lavora. Già, siamo in Francia, ai 32esimi della Coupe de France, le cui ultime quattro edizioni sono state vinte dagli alieni del Psg.
Se la Ligue 1 sembra ormai un discorso archiviato – con Buffon e compagni che hanno già 13 punti di vantaggio dal Lille secondo e anche due gare da recuperare – per la coppa vale sempre un discorso diverso: partite secche ed eliminazioni dirette rendono tutto più imprevedibile, più magico. E anche diverso, questo almeno spera il Guingamp, ultimo in campionato a sei punti dalla zona salvezza. 11 sconfitte in 18 giornate, solo due vittorie. Insomma, fin qui una stagione pessima.
Oggi, nel primo turno di Coppa di Francia, affronterà lo Stade Pontivyen, squadra del Championnat National, la terza serie del calcio francese. Uno dei protagonisti della serata sarà Malo Rolland, portiere di appena 22 anni che si ritroverà contro il suo…presente. Già, perché questo ragazzo classe 1996, cresciuto proprio nelle giovanili del Guingamp, ogni giorno prende la macchina e si reca al centro sportivo del club francese, dove ricopre il ruolo di responsabile della pre-formazione dei portieri del settore giovanile, dall’Under 12 all’U15.
E se
“Se facciamo l’impresa, entrerò in punta di piedi in ufficio” Promette. Malo si è allenato per sette anni con il Guingamp, laddove da bambino sognava un futuro nel calcio dei grandi. Proprio come suo padre Gilles, che nel 1990 ha vestito la fascia di capitano nella gara inaugurale dello Stade de Roudourou contro il Psg.
“Se nutro un senso di vendetta? No, nessuna amarezza – ha confessato il giovane portiere ai microfoni di RMC Sport – ho imparato molto nei miei anni al Guingamp. E’ grazie a chi mi ha cresciuto se sabato potrò giocarmi il passaggio ai sedicesimi di coppa”. Intanto, però, c’è da affrontate la sua squadra: “E in questi giorni in sede si parla molto, sia con lo staff che con i giocatori” Racconta con il sorriso.
Malo è stato il quarto portiere del Guingamp fino al 2015. Poi è ritornato alla base nel 2017 per intraprendere una carriera da allenatore. Adesso consiglia i portieri più giovani, nella speranza che possano arrivare dove lui non è riuscito. Senza rancore però. Perché la vita è bella lo stesso. Il destino riserva degli scherzi davvero niente male, proprio come quello di sabato. Contro il suo passato. Che poi, fra una cosa e un’altra, è anche il suo presente.