Modena, dal Braglia ai balconi: il coro della curva fra i palazzi della città
Doveva essere il giorno del derby con la Reggiana, match chiave nelle zone alte del girone B di Serie C. Ovviamente non lo è stato, ma la Modena gialloblù si è fatta sentire comunque. Dal Braglia ai balconi, distanti ma uniti.
Come? A modo loro, cantando il ritornello del coro più rappresentativo della curva Montagnani: “Per un pir, un pam un persec, per ‘na brogna e na rumleina, nuetr’a sam d’la Ghirlandeina, nuetr’a sam da rispeter (per una pera, una mela, una pesca, per una prugna ed un semino, noi siamo della Ghirlandina, noi siamo da rispettare)".
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Un cellulare, una sciarpa e tanta voce. Un’idea semplice per colmare il vuoto della partita, ricreando sui palazzi gli spalti dello stadio. Ma soprattutto per unire.
Genitori, bimbi, anziani, coppie: in tantissimi hanno risposto presente all’iniziativa della società, a partire dalle 13 di oggi. Chi accompagnandosi con la chitarra, chi urlando a squarciagola. Qualcuno addirittura con qualche fumogeno, rigorosamente giallo canarino.
Dal balcone di casa propria, dal giardino o semplicemente dalla finestra. E non solo da Modena. C’è chi a ha partecipato dalla campagne reggiane, chi dalla provincia e chi….dalla Spagna. Ovviamente dalle Canarie, guarda caso gialloblu.
Insomma, distanti sì, ma uniti. Da una squadra, da una città. Soprattutto in questo momento. Come si legge sul simbolo di Modena, del resto. “Avia Pervia”: “Rendiamo facili le cose difficili”.
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Lorenzo Del Papa