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Como, Longo: “La società ha un progetto chiaro. Lavorare con Fabregas è uno stimolo”

Le parole di Moreno Longo nella conferenza stampa di presentazione con il Como

Moreno Longo, in giornata, ha parlato in conferenza stampa per presentarsi e rilasciare le sue prime dichiarazioni come nuovo allenatore del Como. Di seguito, le sue parole.

 

 

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Como, la conferenza stampa di Longo

 

Longo ha iniziato parlando di Gattuso: “Intanto voglio ringraziare e salutare Gattuso, con cui ho un rapporto di stima reciproca. Ci siamo parlati e confrontati, mi spiace per lui e spero che possa risolvere presto i suoi problemi e che possa tornare subito in pista perchè è un ottimo allenatore. Ringrazio il Como per avermi dato questa possibilità che sposo con grande entusiasmo. E’ una grande chance per me, voglio trasmettere con energia le mie idee. Buonissime le sensazioni che mi ha dato il gruppo”.

 

L’allenatore ha poi parlato delle prime impressioni avute sulla squadra: “E’ iniziato il periodo di valutazione del Como che comunque ho seguito. Alcuni giocatori li conoscevo per averci giocato contro, altri invece sono curioso di valutarli internamente. Per conoscere bene il gruppo bisogna lavorarci a stretto contatto, per capire carattere ed aspetti tecnici. Magari le impressioni dall’esterno possono essere smentite dal campo. Sta a me capire dove intervenire, bisogna farlo velocemente anche per avere una identità riconoscibile. La squadra ha grande potenziale”.

 

 

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Sugli obiettivi e il progetto del club: “La società è stata molto chiara. Hanno ambizioni ed un progetto chiaro. Io per primo sono un ambizioso, infatti non mi pongo limiti e cerco di lavorare al massimo. Il club è concreto, realistico nell’analizzare la situazione. Siamo penultimi, dobbiamo avere la capacità di avere obiettivi importanti ma anche micro obiettivi per l’immediato. Vogliamo anche riportare orgoglio ed entusiasmo fra i tifosi. Questo è il primo passo, la categoria non permette nessun tipo di atteggiamento superficiale. La B, a maggior ragione quest’anno, è un torneo difficile”.

 

Longo si è soffermato anche su Fabregas: “Lavorare con calciatori come lui è uno stimolo, può anche arricchirmi come bagaglio tecnico. Credo che in questa situazione può giocare sia davanti la difesa che dietro le punte. Parto da un presupposto: non sono integralista. Vale sia per l’utilizzo dei giocatori che per la scelta del modulo. Bisogna adattarsi alle varie esigenze e situazioni”.

 

 

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“Ho già vissuto questa esperienza anche in passato come a Torino dove ho allenato grandi giocatori, spesso e volentieri diventa anche più facile gestire questi giocatori perchè hanno valori umani importanti e sono di esempio anche per il resto della squadra. Come giocheremo? In questo momento l’osservazione per me è fondamentale. Io i giocatori li sto scoprendo quotidianamente. Sto vedendo cose interessanti ed anche diverse rispetto a quelle percepite anche da fuori. In base alle loro caratteristiche decideremo come giocare tatticamente”.

 

Infine una parentesi sugli obiettivi per questa stagione: “Sarebbe da presuntuosi parlare di vittoria del campionato. Però l’ambizione non deve precluderci nulla, dobbiamo tornare sulla strada giusta per poi costruirci le nostre opportunità. A parlare di promozione sono tante squadre, il campionato è altamente spettacolare. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, fare un passo alla volta. Poi alzeremo il tiro”.