Chi è Jonathan Tah, difensore del Bayer Leverkusen che piace al Milan
Se si cerca un giovane tedesco di talento, non si può non pensare a Jonathan Tah. Non più un prospetto ormai, ma uno dei nomi per il futuro che sta già dando prova di sé nel presente. Piace al Milan, è un difensore centrale classe 1996 e ha giocato l’ultima stagione nel Bayer Leverkusen, squadra che lo ha acquistato dall’Amburgo giusto un anno fa, per quasi 8 milioni di euro. Da allora, il tedesco di origini ivoriane ha avuto una crescita repentina, tanto da affermarsi come uno dei migliori difensori della Bundesliga, nonostante sia appena ventenne.
Il Leverkusen di Roger Schmidt lo ha sgrezzato e lanciato, dopo che ci aveva provato l’Amburgo nel 2013, quando fece esordire il diciassettenne Tah nel campionato tedesco, tutt’ora detentore del record di precocità del club anseatico. Da giocatore macchinoso che era (è alto 194 cm), nell’ultima stagione ha trovato gli equilibri giusti per tenere a bada la sua mole e potenza. Se si dovesse fare un paragone, potrebbe assomigliare al primo Jerome Boateng, giocatore già pronto fisicamente ma ancora da rifinire dal punto di vista tecnico.
I numeri, però, parlano per lui: già 45 presenze in Bundesliga (29 nell’ultima stagione da titolare), sempre in campo anche in Champions League. Che quest’anno ha nuovamente raggiunto, grazie all’ottima stagione sua e di tutto il Bayer Leverkusen, arrivato alla fine terzo nel campionato tedesco. Stagione che gli ha permesso anche di conquistare la fiducia di Joachim Löw: prima l’esordio con la Mannschaft tedesca, a marzo contro l’Inghilterra, poi la convocazione a Euro2016, per sostituire l’infortunato Antonio Rüdiger.
Cosa dunque deve aspettarsi da lui il Milan? Affidabilità, prima di tutto, nonostante la carta d’identità che potrebbe dire invece il contrario. Portarlo in Italia sarebbe da considerare un vero colpaccio, dato che al Bayer avrebbe anche da giocare le coppe europee. Al fianco di Alessio Romagnoli potrebbe costituire la coppia del futuro, anche se le qualità dei due non si discostano di tanto. Di certo servirà un investimento importante: l’anno scorso valeva, come detto, circa 8 milioni, ma ora è reduce dalla convocazione all’Europeo e dalla sua miglior stagione da professionista. Al salire delle prestazioni, inevitabilmente il prezzo lievita. A maggior ragione in questo caso.