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Che storia Alessandro, a Bogliasco da Skriniar per amore della ‘sua’ Slovacchia

Da Monza a Bogliasco, passando per Bratislava, Košice, e Zilina. Eccola la bella storia di Alessandro, italiano per nazionalità e slovacco per passione. Legata, ovviamente, ad un pallone che rotola e che stamattina lo ha portato a puntare la sveglia all’alba, di corsa fino al treno. Direzione Genova, Centro Sportivo Mugnaini (quartier generale della Sampdoria), maglia numero dieci del centrocampista classe ’92 del Trenčín Jakub Paur sulle spalle. “Che ci faccio a Bogliasco? Sono un tifoso della Slovacchia e sono qui per incontrare Milan Skriniar”, ex compagno di Paur allo Zilina e dal 29 gennaio 2016 nuovo difensore blucerchiato. Maglietta bianca della nazionale, bandiera al seguito, non fosse per l’accento sembrerebbe davvero un tifoso in arrivo da Bratislava.

“E invece arrivo da Monza, – racconta Alessandro a Gianlucadimarzio.com – sono partito stamattina alle 7.40″. Zainetto in spalla, dal quale il ragazzo tira fuori un paio di magliette. “Una è quella della Sampdoria con il numero di Milan” pronta per essere autografata. E l’altra? “È quella gialla dello Zilina. – l’ex squadra di Skriniar – quella del suo ex compagno e grande amico Paur” con tanto di dedica: ‘For The best slovak fan Alessandro’. Per il miglior tifoso della Slovacchia, italiano. Ma com’è nata questa passione per il calcio slovacco? “Guardando giocare Marek Hamsik, che giocatore, e poi si è allargata ad altri ragazzi”. E si arriva a Bogliasco. “Qui oltre a Milan ci sono Baumgartner (Denis, centrocampista) e Tomic (Michal, esterno di centrocampo). In prestito poi ci sono Ivan (David, ora al Bari), Varga (Atila, difensore centrale del Latina) e Jakub Hromada (mediano in prestito al Viktoria Plzen)“.

Una vera e propria colonia. “Per questo sono anche un po’ tifoso della Sampdoria, è una delle squadre con più giocatori slovacchi in rosa, e poi abbiamo quasi gli stessi colori” racconta sorridendo Alessandro, che Tomic e Baumgartner li andrà a vedere “a marzo a Milano, quando la Primavera verrà a sfidare il Milan”. Intanto però per il giovane ‘italo-slovacco’ oggi è tempo di incontrare Milan Skriniar: il tempo di abbraccio, di una foto ricordo. “Rigorosamente con la bandiera della Slovacchia, le ho sempre fatte così con ogni giocatore che ho incontrato. Quanti ne ho conosciuti? Milan sarà il dodicesimo, dovrò aggiornare il collage delle foto”. E poi una dedica speciale sulla maglia blucerchiata numero 34. “Ad Alessandro, sono finalmente felice di conoscere l’ambasciatore del calcio slovacco in Italia. Con stima e simpatia. Milan Skriniar”.

Dedica speciale e… suggerita. “Lo confesso. – sorride il ragazzo – l’ho preparata io prima di arrivare, perché i giocatori sono sempre di corsa e non hanno mai tempo”. Che tipo Alessandro, da Monza a Bogliasco con la Slovacchia nel cuore. “I miei amici ormai mi hanno soprannominato così, Slovacchia”. E quando gioca contro l’Italia? “Nessun dubbio, tifo la ‘Repre’. L’ho fatto anche sugli spalti a Reggio Emilia nel Settembre 2014 – dove l’Under 21 azzurra al Mapei Stadium con un 3-1 strappò il pass per i Campionati Europei di categoria – dove Paur mi salutò durante il riscaldamento, che emozione. Poi quando lo incontrai mi chiese se la maglia che indossavo me l’aveva data lui in quell’occasione, ma la partita era finita troppo male per noi e alla fine la maglietta me la sono comprata”. E l’ha portata a Bogliasco, passando per Reggio Emilia e un viaggio lungo venti giorni nel paese di Skriniar. “Da Bratislava al paradiso slovacco, dove abbiamo delle montagne fantastiche e dove mi sono molto divertito”. In compagnia? “Sono andato da solo, avevo diciott’anni la prima volta e nessuno voleva venire con me, io sono partito lo stesso”. Come stamattina, stazione di Monza. Zainetto in spalla, direzione Bogliasco. Con la Slovacchia nel cuore.