Champions League all’ultimo respiro: i 5 gol più iconici delle italiane
Da Vecino che regala i tre punti all’Inter 6 anni dopo l’ultima volta a Tomasson, sempre a San Siro, che nel 2003 portò ai quarti il Milan contro l’Ajax
La Champions League è tornata e ha regalato fin da subito emozioni. Chiedere ai tifosi dell’Inter che fino all’86’ credevano di bagnare l’esordio, sei anni dopo, con una sconfitta. Ci hanno pensato Icardi con un eurogol e Vecino di testa a ribaltare tutto nei minuti finali facendo esplodere, letteralmente, di gioia San Siro.
Emozioni che solo questa Coppa riesce a regalare. Ma prima dell’Inter contro il Tottenham di emozioni e di momenti iconici per le nostre italiane ce ne sono stati parecchi in Champions League. Partite che sembravano perse, andate, ma alla fine riprese, quelle che tutti gli appassionati (e non solo i tifosi) ricordano. Immagini scolpite nella mente di tutti perché l’importante è vincere, ma come ha detto Spalletti a fine gara: “Meglio vincere così, ribaltandola al fotofinish, che normalmente”.
Abbiamo raccolto cinque dei momenti più emozionanti delle italiane in Champions League. Cinque gol arrivati quando tutto sembrava perduto e che hanno letteralmente fatto impazzire i tifosi e regalato al calcio dei momenti unici e indimenticabili. Ancora oggi, e dopo la serata di ieri soprattutto, vengono ricordati in quelle interminabili ore trascorse a tarallucci e vino, fuori da scuola, al bar o al campetto sotto cosa, parlando di calcio.
Matias Vecino (Inter-Tottenham 2-1, 18 settembre 2018)
L’emozione più fresca. Un gol che rimarrà nella mente dei tifosi nerazzurri per molto, moltissimo tempo. 2381 giorni dopo l’Inter torna in Champions League, esordio complicato perché davanti c’è il Tottenham dell’uragano Kane e di Pochettino. L’Inter soffre terribilmente e va in svantaggio, ma alla fine – spinta anche dal proprio pubblico – rimonta. L’eurogol di Icardi e il colpo di testa di Vecino regalano ai nerazzurri una vittoria in Champions, 6 anni dopo l’ultima volta. Tanta gioia, troppa… le immagini e le grida di San Siro sono già un cult.
Kostas Manolas (Roma-Barcellona 3-0, 10 aprile 2018)
Restiamo in tempi recenti. La Roma dal 1984 non arrivava in semifinale di Champions League e dopo la partita d’andata al Camp Nou persa per 4-1 sembra destinata a prolungare la sua assenza dalla top 4 d’Europa. Eppure all’Olimpico succede di tutto, il Barça crede di avere la qualificazione già in mano, ma non ha fatto i conti con l’orgoglio giallorosso. Dzeko e De Rossi portano la squadra di Di Francesco sul 2-0 e all’82’ l’incornata vincente del difensore greco chiude i conti: 3-0 e festa grande. L’urlo dell’Olimpico, la corsa senza meta a braccia aperte di Manolas… Rimonta perfetta.
Wesley Sneijder (Dinamo Kiev-Inter 1-2, 4 novembre 2009)
Nove anni fa, ancora l’Inter sempre la Champions League. La squadra di Mourinho comincia non benissimo la scalata verso lo storico Triplete. Tre pareggi nelle prime tre giornate del girone contro Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev. La trasferta in Ucraina è decisiva. Servono i tre punti o sarà Europa League. All’86’ i nerazzurri sono sotto 1-0, ma prima Milito e poi Sneijder all’89’ ribaltano la situazione e regalano una gioia incredibile ai propri tifosi che ormai si vedevano già eliminati. Il resto poi è storia.
Igor Tudor (Juventus-Deportivo La Coruna 3-2, 12 marzo 2003)
La Champions League aveva una formula diversa da quello che conosciamo oggi. Due gironi poi quarti, semifinali e finale. Nel secondo dei due turni preliminari, prima della fase a eliminazione diretta, la Juventus rischia di uscire. A Torino, al 93′ il pareggio per 2-2 contro il Depor la condannerebbe all’eliminazione. Tutto sembra perduto anche lì fin quando Tudor non raccoglie un pallone che vaga solitario a mezza altezza fuori dall’area di rigore – dopo una collisione tra Davids e un giocatore del Depor – sinistro al volo dal limite e… gol. Magia e incredulità. La Juve vola ai quarti e anche il ‘freddo’ Delle Alpi si riscalda di gioia.
Jon Dahl Tomasson (Milan-Ajax 3-2, 23 aprile 2003)
Un mese dopo Tudor, tocca a Tomasson. L’attaccante danese risolve una situazione disperata per il Milan che poi vincerà quella Champions League. Quarti di finale: il pareggio all’Amesterdam ArenA per 0-0 inguaia i rossoneri. A tre minuti dalla fine, nella gara di ritorno a San Siro, tutto è fermo sul 2-2 con la squadra di Ancelotti che ha un piede e mezzo fuori dalla Champions. Inzaghi però con un pallonetto in area al 93′ scavalca il portiere degli olandesi, la palla sta per finire in rete, ma Tomasson la tocca per sicurezza. Il gol è suo. Il Milan vince e vola in semifinale contro l’Inter. Incredulità ed entusiasmo anche per Galliani che a fine gara dirà: “Ero già negli spogliatoi, ho sentito un boato incredibile. Sono corso fuori per vedere. Che dire, un’emozione violentissima!”.