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Cellino racconta i suoi pupilli: “Allegri come Ancelotti, ma meglio sul piano tattico. Lopez è un robot”

Stasera si troveranno uno di fronte l’altro, ma in passato
il loro destino si è incrociato più volte. Ai tempi del Cagliari Diego Lopez era allenato da Massimiliano Allegri, che ora ritrova l’uruguaiano
sulla panchina della squadra rossoblu. A unirli anche il rapporto speciale con
l’ex presidente del Cagliari Cellino,
che sulla Gazzetta dello Sport ricorda con affetto i due allenatori, nonostante
gli esoneri: “Li ho mandati via entrambi. Eppure restano tra i miei preferiti.
Non solo come allenatori. Max lo mandai
via per rabbia, perché aveva già la testa al Milan. Invece dovetti licenziare
Diego perché era troppo legato ai vecchi
, che ormai parlavano tanto e
correvano poco. Quando scelsi Allegri prese il posto di Ballardini che aveva
centrato la salvezza con una grande rimonta e i ragazzi non capirono il perché.
Lopez era il leader di uno spogliatoio freddino con il livornese. Lopez è un robot. Non aveva un gran fisco
ma difendeva come un leone e Allegri ne apprezzava la tenacia e lealtà. Lo
considerava il suo vice in campo. Come li giudico? Allegri era avanti già da
giocatore. Mi sorprende perché riesce sempre a migliorassi. Invece Lopez è uno stantuffo. Con Allegri mi
sento spesso, parliamo di tutto, non solo di calcio. Con Diego ho meno contatti,
ma avremmo potuto ritrovarci a Leeds. A
chi somiglia Allegri? Non certo a Conte, direi ad Ancelotti. Con una
differenza: Carletto è un grande nel rapporto umano con i giocatori, come Max. Forse
Allegri ha qualcosa in più sul piano tattico
”.