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Ceferin: “Nei prossimi dieci anni non ci sarà nessuna Superlega. Juve, Real, Barca? Non ci siamo più sentiti”

Il numero uno dell’Uefa Aleksander Ceferin torna a parlare di Mondiali e Superlega

In una lunga intervista rilasciata alla testata francese Journal du dimanche, il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin torna a parlare dei vari progetti che lo hanno visto coinvolto nell’ultimo anno. Dalla Champions League con la Final Four a partire dal 2025, alla Superlega: “Ricordo due giorni particolarmente stressantial telefono dalle sette del mattino a mezzanotte. Loro contavano sul fatto che dodici club si staccassero e che gli altri poi li avrebbero seguiti, ma è durato tutto quarantott’ore“.

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Prosegue poi in merito alla Superlega: “Credo che la spinta sia partita nel 2019, dalle discussioni sul nuovo format della Champions. Lì alcuni club hanno iniziato a lavorare seriamente sulla Superlega, ne hanno discusso tre anni prima dello strappo e l’hanno preparato mentre ci stringevano la mano”.

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Ceferin: “Continuo a ricevere cause senza senso”

Poi Ceferin torna a parlare del suo rapporto con Real Madrid, Juventus e Barcellona: “Non ci siamo più sentiti, ma non ho problemi con i tre club, che hanno grande tradizione e rispetto. Se dovessero chiedere un incontro mi siederei a parlare con loro, per il bene del calcio. Però continuo a ricevere cause giudiziarie senza senso. A partire dalla Corte di giustizia europea che non si è ancora pronunciata, tutti i governi dell’Ue ci sostengono e così la Commissione europea, il Parlamento europeo, il governo britannico. Non posso dire che cosa succederà tra venti, trenta o quarant’anni, ma di sicuro nei prossimi dieci anni non ci potrà essere alcuna Superlega, perché nessuno la vuole tranne chi pensa che il calcio sia solo questione di soldi”.

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Infine, due parole sul nuovo Fair-play finanziario e sul progetto Final Four: “La legislazione dell’Ue sulla concorrenza non consente un tetto salariale fisso, ma è chiaro che con gli stipendi si è andati troppo oltre e che la crisi per la pandemia ha reso la situazione ancora più insostenibile. Sul mercato dei trasferimenti è ormai necessario un calmiere. Non c’è ancora alcuna decisione sulla Final Four, è presto. Io sono convinto che sarebbe un grande evento, ne ho parlato con alcuni club e col presidente dell’Eca Al Khelaifi. Ci sarebbe da risolvere il problema dei mancati introiti delle partite casalinghe delle semifinali, che però possono essere compensati dai maggiori ricavi della Final Four“.