Uefa, Ceferin non si ricandiderà e attacca: “Superlega? No, Zombie League”
Le parole del presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, sulla Superlega, mandato e futuro
LA UEFA si è ritrovata al Congresso di Parigi, per festeggiare i 70 anni. Tra i volti attesi c’è sicuramente Aleksander Ceferin. Il presidente ha preso la parola e ha affrontato tanti temi: dal suo mandato, che scadrà nel 2027, alla Superlega e ai prossimi passi che percorrerà la UEFA.
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Ceferin: “Non mi ricandiderò”
La UEFA ha annunciato il cambio di statuto, permettendo la candidatura per un terzo mandato di fila. Divenuto presidente il 14 settembre 2016, tutto lasciava presagire che lo sloveno si ricandidasse al termine del mandato, nel 2027. Invece, è stato lo stesso Ceferin ad annunciare che non accadrà: “Sono stanco, lontano dalla mia famiglia da molto tempo. Ho deciso di non ricandidarmi nel 2027“.
“Superlega è il male del calcio”
Oltre a parlare del suo futuro, Aleksander Ceferin è anche tornato sulla Superlega. Ecco le sue parole: “La Superlega è come la mela di Biancaneve. Non si possono comprare i sogni e il merito sportivo. Non si può comprare la storia. Noi (la Uefa, ndr.) abbiamo 70 anni di storia. Oggi alcuni cercano di calpestare e di cambiare questi 70 anni. Cercano di spacciarsi per salvatori del calcio quando sono becchini. Non è questa la nostra visione dell’Europa e quella che vogliamo trasmettere ai nostri figli. Vogliono separarci in nome del mercato e per aumentare sempre più il loro reddito.
E poi ha aggiunto: “Noi prendiamo il colpo alla mascella ma resistiamo, perché sappiamo per cosa lottiamo. I club sono liberi di partecipare a nuove competizioni, nessuno ha minacciato di sanzionarli se aderiranno a quella che i tifosi chiamano Zombie League. Non si compra il merito sportivo, non si compra una storia pluridecennale. A volte mi hanno descritto come un personaggio del Signore degli Anelli, ma non lo sono. Non mi interessa l’Unico Anello”.