Catania, Lo Monaco: “Il ritorno è stata una scelta di cuore. De Zerbi? E’ un mio figlio calcistico”
Un ritorno atteso, anzi attesissimo. Dopo quattro anni di dolorosa e sofferta lontananza, Pietro Lo Monaco ha ripreso ufficialmente da ieri la sua carica di amministratore delegato del Catania. Come un padre che riabbraccia il proprio figlio, emozioni forti. Il dirigente del club rossazzurro, intervenuto in diretta nel primo pomeriggio a Sky Sport 24, ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a tornare a ‘casa’: “E’ stata una scelta di cuore – le parole di Lo Monaco – sono stato lì per nove, fantastici, anni, in cui abbiamo conseguito risultati notevoli. Nelle ultime stagioni, però, le cose sono precipitate. Adesso partecipiamo alla Lega Pro in una situazione difficile. Non ci sono stato, però, ad assistere a tutto ciò e sono stato coinvolto di nuovo. L’obiettivo, nel tempo, è quello di riportare il Catania ai livelli che gli competono. Quando abbiamo preso la società nel 2004 non avevamo giocatori di proprietà, eravamo pieni di debiti, senza settore giovanile. Poi abbiamo iniziato una cavalcata incredibile, conquistando 8 anni consecutivi in Serie A e costruendo un centro sportivo di livello europeo grazie anche alle plusvalenze che riuscivamo a concretizzare”.
“In questi ultimi quattro anni ne ho viste di tutti i colori – ha proseguito l’ad del Catania – è come se fosse passato un ciclone: retrocedere dalla A alla Lega Pro con vicende poco simpatiche. Adesso cerchiamo di ripartire, risanare tutte le cose e riportare la città dove merita: Catania è uno dei pochi pubblici che sentono la propria squadra del cuore. L’augurio è che si possa riuscire ad invertire la tendenza e tornare dov’era fino a poche stagioni fa. La proprietà ha deciso di rilanciare, nonostante gli errori commessi, dimostrando amore e attaccamento per la sua squadra”.
Qualche battuta, infine, sul possibile nuovo allenatore del Catania, con un nome in particolare che Lo Monaco riaccoglierebbe a braccia aperte: “Se ho chiamato De Zerbi? L’accostamento è troppo semplice. Roberto per me è come un figlio calcistico. Già in tempi non sospetti l’avevo segnalato a diverse società di A e B e i fatti mi stanno dando ragione sulle sue capacità. Adesso per lui ci sono tante sirene, non credo di Lega Pro, ma comunque vedremo. Ha diverse richieste dalla Serie B, ma anche Crotone può essere un’ottima soluzione”.