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“Caro calciomercato, ti scrivo…”: il piccolo Tommi intervista Viviano

Caro calciomercato,

Insieme con i miei genitori sono stato alcuni giorni a Ponte di Legno dove la Samp sta facendo il ritiro pre campionato.

Qui ho avuto modo di incontrare, tra gli altri, Emiliano Viviano che mi aveva visto quando sono venuto in trasmissione a gennaio, si è ricordato di me ed è stato molto gentile a concedermi un’intervista!!

Partiamo:

T: ciao Emiliano, intanto volevo ringraziarti per questa intervista, per me è un onore poter essere qui con te, per prima cosa vorrei chiederti dove hai iniziato a giocare a calcio e chi ha creduto per primo in te?
E: Allora Tommi, ho iniziato a giocare all’età di 5 anni nella squadra del mio quartiere, Firenze Ovest, e le prime persone che hanno creduto nelle mie capacità sono stati mio papà, anche lui portiere, e i miei fratelli.

T: il tuo desiderio da bambino era fare il portiere o sognavi di fare altro?
E: a mia memoria direi che ho sempre sognato di giocare a calcio e fare il portiere.

T: a cosa pensi la domenica prima della partita?
E: devo dire che sono abbastanza sereno e spensierato, non faccio cose particolari, se non dopo il riscaldamento immaginarmi qualche situazione particolare di gioco che può verificarsi in partita.

T: l’anno scorso la Samp si è salvata soprattutto grazie alle tue parate, come vedi quest’anno la squadra?
E: l’anno scorso è stata una stagione particolare, difficile, quando è così spesso viene chiamato in causa il portiere. Certo io sono contento di aver fatto delle prestazioni di alto livello, ma credo che se ci siamo salvati e perché il gruppo ha dimostrato di avere carattere e grande unità di intenti .
Quest’anno la squadra la vedo bene perché si sta creando un bel gruppo, abbiamo un nuovo allenatore molto bravo e soprattutto siamo consapevoli degli errori fatti l’anno scorso.

T: con mister Giampaolo vi trovate bene?
E: benissimo, è un allenatore molto preparato, meticoloso, fa un calcio propositivo che ha già ottenuto ottimi risultati, speriamo di riuscire a trasferire al meglio sul campo le sue idee di gioco.

T: qual’è la partita che ti rimarrà per sempre nel cuore?
E: Tommi non è facile,le partite emozionanti (anche se non mi emoziono facilmente) sono state sicuramente l’esordio in serie A contro la Fiorentina (squadra di cui da sempre sono tifoso) e poi un’altra che non potrò mai dimenticare è l’esordio in Nazionale proprio a Firenze, queste sono state certamente due partite da “cuori forti” .

T: qual’è l’attaccante che non vorresti mai incontrare?
E: ce ne sono parecchi forti, ma la mia “bestia nera’ e sempre stata Milito…per fortuna ha smesso..

T: i tifosi della Sampdoria ti amano, vuoi dirgli qualcosa:
E: quando sono arrivato alla Samp alcuni ex compagni come Flachi e Bazzani mi hanno raccontato cose eccezionali di questo ambiente e devo dire che tutto quello che mi hanno detto è assolutamente vero, il tifoso della Samp è speciale perché non appena indossi la maglia blucerchiata ti da subito credito, a me fin dal primo giorno mi hanno fatto sempre sentire un grande affetto.

T: per diventare un campione come te cosa bisogna avere?
E: innanzitutto tutto madre natura, io sono stato fortunato ad avere qualità fisiche e tecniche sopra alla media, ma poi il talento da solo non basta, ci vuole tanto impegno, costanza, voglia di migliorare,vivere da professionista, ci sono tanti esempi di giocatori che con queste caratteristiche sono arrivati ad alti livelli senza avere il talento innato dei grandi campioni come Messi o altri.

T: Ci sono portieri giovane che ti piacciano?
E: ce ne sono vari, dico Mattia Perin che ormai è un giocatore affermato e anche Marco Sportiello mi piace molto.

T: hai sperato di andare agli Europei? Ti piacerebbe tornare in Nazionale?
E: sinceramente non ho sperato di andare agli Europei, nel biennio di Conte non ho mai fatto parte del suo progetto, è giusto che gli allenatori facciano le loro scelte che vanno accettate e rispettate. Per quanto riguarda la Nazionale certamente è il livello massimo per ogni giocatore a cui tutti devono puntare.

T: qual’è lo stadio in cui ti emoziona di più giocate?
E: sono di parte ma per me giocare a Firenze, a casa mia, è sempre speciale anche se devo dire che da avversario il clima che si respira a Genova è impressionante e posso confermarlo ora che sono un giocatore della Samp.

T: per finire, cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?
E: mi piace molto leggere, ascolto tanta musica, sono appassionato del mondo culinario, mi piacciono gli orologi, mi interesso anche un po’ di arte, vado spesso al cinema…faccio tante cose!

Ok Emiliano la mia intervista e’ terminata, ti voglio ancora ringraziare, sei stato veramente gentile e simpatico, un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione.

Il tuo amico Tommi