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‘Gamba di legno’ a chi? Carlos Augusto: sprint sulla fascia per il Monza

Lo chiamavano 'gamba di legno' da ragazzino e la sua storia non inizia con i classici proclami da nuovo giovane crack brasiliano. Gli amici lo prendevano in giro perché davvero il calcio non sembrava essere il suo sport. Infatti ha iniziato a giocare quasi per punizione…

Carlos Augusto non era un bambino tranquillo alle elementari e in prima, come regalo di compleanno, chiese di essere scritto alla scuola calcio in cui giocavano altri compagni di classe, non potendo pretendere altro dal padre. E gli amici di allora ancora non riescono a credere come possa essere diventato un calciatore professionista. 

Adesso è a un passo dal Monza di Berlusconi e Galliani, dopo essere stato anche in passato nel mirino di alcuni club italiani come Genoa, Torino e Roma. L'intesa si può trovare sulla base di 4 milioni più il 40% della futura rivendita al suo club, il Corinthians, e può aggiungersi alla rosa di Brocchi dopo l'attaccante danese Gytkjaer come altro nuovo acquisto per la Serie B. 


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"C'è stato un tempo in cui pensavo davvero che il calcio non facesse per me", aveva rivelato in un'intervista a ESPN. Invece, tra prese in giro e soprannomi poco edificanti (il 'gamba di legno' di prima) Carlos è diventato uno dei giovani terzini sinistri più interessanti del Brasile. Al momento è la riserva di Avelar al Corinthians ma tre giorni fa, quando è ripreso il Paulistao, ha giocato titolare e al fianco dell'ex Torino (31enne) per tutti e 90 i minuti. 

Il prossimo impegno è contro l'Oeste, squadra del suo grande amico, Fabrício Oya, che è come un fratello per lui. Sono cresciuti e hanno vissuto insieme per 5 anni ai tempi delle giovanili del Corinthians e prima ancora Carlos Augusto aveva giocato nella scuola calcio del padre di Fabricio. 

Ventuno anni, nato a Campinas – un comune nello Stato di San Paolo – e si definisce un ragazzo che si è fatto da solo. Anche ai fornelli. "So fare le tagliatelle, i filetti di pollo… A volte però chiamo mia madre per avere dei consigli di cucina. Ed è bello che quando porto una ragazza a casa, chiedo a lei cosa posso preparare per cena e non devo ordinare sempre la pizza". Un altro tipo di priorità ma comprensibile nella vita di un classe '99. Come le mille partite a Fifa e Call of Duty. 


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Tornando al campo. Fino ai 15 anni era un attaccante ma presto si è accorto che non era quello il suo ruolo. "Se avessi continuato in quella posizione non avrei nemmeno raggiunto l'Under17 del Corinthians…", l'ammissione. Adesso la versatilità è una delle sue prerogative e può giocare anche come centrale mancino diventando dunque un possibile jolly per la difesa di Brocchi. Buon palleggio, velocità e capacità di avere i tempi giusti. Si ispira a Marcelo, al Corinthians è cresciuto osservando Fábio Santos e Guilherme Arana ma in molti lo paragonano a Filipe Luis che dall'estate scorsa ha lasciato l'Atletico Madrid ed è arrivato in Brasile. Al Flamengo. 

Con il Corinthians si è laureato 'tricampeao' nel 2019 e ha vinto il campionato Paulista del 2018 contro il Palmeiras ma non ha giocato, essendo stato aggregato alla prima squadra soltanto tre mesi prima. L'esordio tra i 'senior' è arrivato poco dopo, in uno 0-0 all'Arena Corinthians contro l'Athletico Paranaense del Brasileirão del 2018. E quell'anno per Carlos è rimasto indimenticabile anche per un altro traguardo: la prima chiamata dall'Under20 del Brasile. 

Adesso però è l'Italia che chiama e il desiderio di giocare in Europa è vicino all'avverarsi. Partendo dal Monza in B che sogna in grande, proprio come Carlos Augusto. 


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