Dall’Inter degli olandesi al “Forza Lazio” di Biglia: quando la gaffe è virale
Miguel Cardoso, nuovo allenatore del Celta Vigo, si è presentato ieri ringraziando il Deportivo La Coruña. Uno strafalcione che ci ha offerto lo spunto per raccogliere le uscite più comiche di giocatori, dirigenti e…profili social
Ipse dixit. Una parola fuori posto, un lapsus, un errore e anche la più solenne delle conferenze stampa diventa roba da Mai dire Gol. L’ultimo, clamoroso caso proviene dalla Spagna. Durante la presentazione da nuovo allenatore del Celta Vigo, il portoghese Miguel Cardoso ci ha tenuto a ringraziare il Real Club Deportivo per la fiducia. Quando in Spagna (e soprattutto in Galizia) il Deportivo per antonomasia è il La Coruña, rivale numero uno del Celta. Non proprio il migliore degli inizi.
Un po’ come scambiare l’Inter per il Milan. Vi ricorda qualcuno? La memoria ve la rinfreschiamo noi, con una carrellata delle gaffe più notevoli del calcio: il distratto Cardoso è in ottima compagnia.
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Thohir e l’Inter dei tre olandesi. Risalgono all’agosto scorso le dichiarazioni dell’ex presidente dell’Inter sul suo attaccamento alla maglia… rossonera. “Comprare un club di calcio non è solo business, devi amare quella
squadra. Io sono interista dai quando l’Inter comprò il trio degli
olandesi”. Rijkaard, Gullit e Van Basten, che però fecero le fortune del primo Milan di Berlusconi. “Ovviamente intendevo i tre tedeschi”, (Matthaus, Klinsmann e Brehme), correggerà poi il tiro Thohir. Ma ormai la frittata è fatta.
Biglia, eterno biancoceleste. Sempre nell’estate 2017 la travagliata trattativa che ha portato Lucas Biglia dalla Lazio al Milan. Al suo primo giorno in rossonero, la macchina dell’ex capitano biancoceleste viene circondata dai tifosi ai cancelli di Milanello. “Forza Lazio!”, li prova ad arringare l’argentino. “Lucas partiamo male eh!”. Uno strafalcione memorabile, ad inaugurare quella che ad oggi, tra Biglia e il Milan, è un’avventura sfortunata.
Juve e Milan: rimandati in ortografia. Diciamolo pure: Szczesny e Çalhanoğlu fanno parte di quei cognomi che quando li scrivi controlli e ricontrolli che siano giusti. Ma chi si occupa di stamparli sulle maglie ufficiali di Juve e Milan non dovrebbe proprio sbagliare. E invece ‘Szczesney’ e ‘Çhalanoğlu’ hanno tranquillamente campeggiato sulla schiena dei due giocatori, rispettivamente durante la tournée americana 2017 (quel ‘ey’ finale, in effetti, fa molto USA…) e in occasione della presentazione ufficiale della seconda maglia del Milan di quest’anno. Cose da PES.
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Milik o Zielinski? Il gol con dedica di Insigne. Napoli-Feyenoord, Champions League 2017. Lorenzinho porta in vantaggio gli Azzurri e il pensiero va subito allo sfortunatissimo Milik, fresco di seconda operazione al crociato in due anni. Ma quando l’autore del gol va verso la panchina per mostrare in eurovisione la maglietta dell’attaccante, gli lanciano, da un polacco all’altro, quella di Zielinski. Attimi di smarrimento, con Insigne incredulo. La 99 di Milik arriva subito, ma intanto i social sono già scatenati.
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Adebayor: premio sincerità. Dopo aver vissuto gli anni migliori tra Arsenal, City e Tottenham, nel gennaio 2016 la stella del Togo approda al Crystal Palace. “Ammetto che non so molto del club. È sempre meglio imparare, per cui andrò su Google per saperne di più”, ammette Adebayor il giorno della presentazione da giocatore degli Eagles. Con la nuova maglia, Adebayor metterà a referto appena 12 presenze e un gol: che le ricerche in rete non siano state di suo gradimento?
Cavani e la geografia. Copa America 2015, l’Uruguay si appresta ad affrontare la Giamaica ai gironi. Sulla carta un avversario soft, ma Cavani non si fida: “Non è mai facile giocare contro una squadra africana, hanno grande forma fisica”. E il paese di Bob Marley viene così proiettato dal Mar dei Caraibi al continente nero. Le parole di Adebayor farebbero bene anche al Matador: Google in questi casi aiuta.
Le gaffe ai tempi dei social. Nuovi canali di comunicazione, nuove possibilità di incappare nell’erroraccio. Così succede che il social media manager di Mattia De Sciglio commenti una vittoria della Juve attraverso il profilo Twitter di Leonardo Semplici (presumibilmente gestito dalla stessa persona). O che la Sampdoria, in occasione del compleanno di Matias Silvestre, accompagni il post di auguri con la grafica ‘Happy birthday Cristiano Ronaldo’. Quando la gaffe diventa 2.0…