Mondiali Qatar 2022, il “friulano” Castelletto a segno per il Camerun
Mondiali Qatar 2022, tutto quello che c’è da sapere sul Camerun. Allenatore, giocatori convocati, come gioca e il modulo.
Un “friulano” ha segnato a Qatar 2022. No, non avete letto male. Nella partita tra Camerun e Serbia, valida per la seconda giornata del girone G del Mondiale, a segnare il gol per la squadra africana ci ha pensato Castelletto. Si tratta anche del primo gol nella competizione per il Camerun, dopo che la prima partita ha visto gli uomini di Song perdere 1-0 contro la Svizzera.
Cognome non proprio tipico camerunese, Castelletto. Il difensore del Nantes, infatti, rappresenta un’altra storia legata all’Italia. Castelletto, che fa coppia nella difesa di Song con l’ex Torino Nkoulou, ha infatti origini italiane: è nato in Francia, a Clamart, da madre camerunense, ma suo padre Carlo, un ingegnere trasferitosi a Lourdes, è friulano.
Il Camerun di Song: tutto quello che c’è da sapere
Tante storie, tante leggende e tanta Serie A. Ma anche zero paura e zero voglia di mollare, anche nelle difficoltà o quando tutto sembra perso. Potrebbe essere riassunto così il Camerun di Rigobert Song e Samuel Eto’o, qualificatosi ai Mondiali Qatar 2022 in maniera clamorosamente rocambolesca agli spareggi contro l’Algeria: gol dell’1-1, che elimina i camerunensi, di Touba al 118esimo, ma successivo gol vittoria e qualificazione di Toko-Ekambi al 124esimo minuto.
Il merito va sicuramente alla grande personalità di una selezione guidata dall’eterno Vincent Aboubakar, che non si considera inferiore a nessuno: nonostante la sua carriera non sia ancora davvero decollata dopo le super stagioni al Porto e al Besiktas, a causa anche di un infortunio del 2018, nella Coppa d’Africa 2021, giocata in casa, ha stravinto la classifica marcatori con 8 reti, trascinando il Camerun al terzo posto finale. E non ha paura di nessuno: “Non temiamo il Brasile, non è più la squadra straordinaria di un tempo“.
L’allenatore del Camerun: Rigobert Song
Ma le storie interessanti ed emozionanti del Camerun non si fermano al capitano, bensì riguardano anche la guida tecnica di questa Nazionale: Rigobert Song, allenatore 46ennne, zio di Alex (giocatore dell’Arsenal e del Barcellona) e vincitore, da calciatore e da capitano, di due Coppe d’Africa. Dopo essere stato ricoverato per un ictus nel 2016 ed essere stato salvato anche grazie all’aiuto del governo camerunense, che ha coperto gran parte delle spese sanitarie necessarie, è riuscito a raggiungere il suo grande sogno di diventare commissario tecnico della Nazionale maggiore.
Ricevuto l’incarico a febbraio 2022, si è subito dovuto giocare tutto nello spareggio con l’Algeria a marzo, vincendolo appunto in maniera incredibile, come se fosse un segno del destino. E il commovente abbraccio dopo il fischio finale con Samuel Eto’o, presidente della Federcalcio del Camerun, è la rappresentazione perfetta di un legame sentitissimo.
I convocati e come gioca il Camerun
Nell’elenco dei convocati del Camerun vanno sicuramente sottolineati i quattro calciatori di Serie A, oltre agli ex Ntcham e Nsame e al ritorno, molto contestato, in Nazionale di Nicolas Nkoulou:
- Portieri: Onana, Epassy, Ngapandouetnbu
- DIfensori: Castelletto, Ebosse, Fai, Mbaizo, Tolo, Nkoulou, Wooh
- Centrocampista: Ntcham, Ondoa, Hongla, Kunde, Gouet, Zambo Anguissa, Ngom, Ngamaleu, Bassogog, Mbeumo
- Attaccanti: Nkoudou, Nsame, Aboubakar, Toko, Choupo-Moting, Souaibou
Poco prima della partita contro la Serbia, valida per la seconda giornata della fase a gironi, il Camerun ha salutato Onana. Il portiere dell’Inter, infatti, è stato inizialmente escluso da Song per una sanzione disciplinare, decidendo quindi di abbandonare il ritiro (QUI tutti gli approfondimenti)
La stella del Camerun: Choupo-Moting
Proprio l’attaccante del Bayern Monaco, già a quota 10 reti in stagione, è chiamato a disputare il miglior Mondiale della sua carriera, dopo non essere mai andato a segno nelle edizioni 2010 e 2014. Nonostante abbia 33 anni, Choupo-Moting ha probabilmente raggiunto proprio adesso la vera maturità calcistica, che potrebbe permettergli di fare la differenza anche per la sua Nazionale, in un girone G che si preannuncia ad altissimo contenuto di sorprese e spettacolo.