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Calcio e musica: Lorenzo Fragola e il suo X Factor nel pallone

Lorenzo, che cos’è per te l’X Factor? Parto subito con una domanda diretta. Sorride, con gli occhi grandi, verdi, e vispi, mi risponde alzandosi dalla sedia con uno scatto: imprevedibilità! Due anni fa Lorenzo Fragola vinceva l’ottava edizione di X Factor. Gli chiedo, sottovoce, tifi Catania vero? “Si, anche Inter, risponde sottovoce”. Cantautore dalla penna elegante e dalla voce raffinata, con la sua grande umiltà e disponibilità mi spiazza. Sono a mio agio. Così parto subito con un’altra domanda. Se fossi un calciatore che musica ascolteresti prima di una partita? Ha le idee chiare. Mi indica cinque canzoni. Song 2 dei Blur – replica in esclusiva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com – ti da una carica pazzesca. Bitter sweet symphony dei Verve la conosci? Dico si con un gesto della testa, e lui con una metafora mi fa sognare: “Ti rilassa, puoi guardare il mondo ad occhio chiusi mentre l’ascolti”. Hotline Bling, Drake. Eccone un’altra. Bella, dico. “Si”, risponde. “Immagine di ascoltarla nel tunnel prima del riscaldamento”. Ecco la quarta. Thunderstruck AC/DC. Energia pura. Mi rifà il riff con la voce della chitarra. “Questa spacca, vero?” Mi sorride con una pacca sulla spalla. La quinta. Don’t stop believin’, Journey. Faccio finta di conoscerla. Lui, con gli occhi verdi vispi, non ci casca e me la fa ascoltare dal suo telefono. Emozioni. Lorenzo, altre due domande e poi ti lascio andare. Il taxi è in ritardo, a Milano c’è l’inferno. Uno sciopero. Piazza della Repubblica è bloccata. E in Serie A chi ha l’X Factor? “La Roma, è una squadra imprevedibile può vincere con chiunque, a volte
perde con chi meno te l’aspetti
. Se Buffon fosse un cantante quale sarebbe? Mi risponde subito.”Franck Sinatra. La classe che non si scompone mai”. Totti Mick Jagger. Il talento che non puoi fermare, imprevedibile”. L’X Factor secondo Lorenzo Fragola.

Un grazie speciale ad Alessandro Pera. (Happing.it, Milano)