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Cagliari, è “Sole d’estate”: il “Pata” Castro torna a illuminare

“Sole d’estate” in pieno autunno: Lucas Castro illumina la Sardegna Arena. Sette milioni di motivi per Rolando Maran per attendere con pazienza il suo pupillo, che dopo 5 prestazioni deludenti torna a essere “il piccolo Riquelme” (soprannome a lui caro). Nella seconda vittoria stagionale del Cagliari (2-0 contro il Bologna) c’è di mezzo il “piedone”, il “Pata” appunto, di Castro, che con due assist perfetti mette sulle teste di Joao Pedro e Pavoletti due palle solo da appoggiare in rete.

“Mi piace più fare assist che fare gol, godo di più…”: così si presentò lo scorso luglio ai tifosi sardi. Chitarra in mano (‘Sole d’estate’ è proprio il titolo del suo singolo) e tanta umiltà, Castro è entrato nello spogliatoio rossoblù in punta di piedi per diventarne presto un leader e collante. Il suo numero preferito è il 19 ma l’aveva Fabio Pisacane, così Pata ha scelto il 29, come gli anni.

Nella partita del ventinovenne argentino non ci sono solo i due “ultimi passaggi”…Tunnel, dribbling, tocchi di prima, novantatré minuti di puro spettacolo nella gara che scaccia la crisi del Cagliari e le prime voci su Maran. Già, il “Pata” è entrato in forma nel momento decisivo per il suo mentore, che lo conobbe a Catania nel 2012 e lo volle con sè anche nel 2015, al Chievo.

“Sento di poter dare il mio meglio nel ruolo di mezz’ala, ma decide l’allenatore”. E così è stato… Maran, per svoltare, ha messo Lucas sulla trequarti e sposta Joao Pedro in attacco. Risultato? il trequartista argentino è stato il migliore in campo di Cagliari-Bologna. Giocate degne del suo idolo, Juan Ramon Riquelme. E Maradona? Lui non è “solo” un idolo: “Maradona resta un mito inarrivabile per un argentino: veniva da un altro pianeta. Io sono Lucas Castro, vengo dalla terra, sono un giocatore normale“. Tanto basta al 29 per incantare la Sardegna Arena.

Adesso anche il Cagliari, i suoi tifosi e i fanta-allenatori che hanno scelto il “pata” possono sorridere: a Cagliari è tornato il “sole d’estate”.