Europa League, riecco il Brann: il “Fuoco” torna ad accendersi dopo 16 anni

Il Brann torna in Europa dopo 16 anni. Dalle due retrocessioni alla rinascita, l’Orgoglio di Bergen sogna in grande
Un fuoco che torna ad accendersi anche in Europa, dopo tanti anni difficili. A distanza di 6201 giorni dall’ultima volta, il Brann (che in norvegese significa proprio fuoco) torna alla fase finale di una competizione europea. In quell’occasione era il primo turno di Coppa Uefa nella stagione 2008/09, quando i biancorossi furono eliminati ai rigori dal Deportivo La Coruña. Ora, l’esordio della squadra di Alexandersson sarà al Pierre Mauroy, contro il Lille.
Nel mezzo, la storia recente del club di Bergen è stata una vera montagna russa, che porterà Knudsen e compagni anche al Dall’Ara nella League Phase di Europa League. Ma facciamo un passo indietro. Dal 2014 al 2021, infatti, i biancorossi hanno inanellato ben due retrocessioni in OBOS-ligaen, la seconda divisione del calcio norvegese.
C’è un filo rosso tra quegli anni difficili e il ritorno in Europa del Brann. Parliamo di Bard Finne, attaccante originario proprio di Bergen, dove è tornato dopo qualche esperienza in Bundesliga. Fu proprio lui uno dei protagonisti della retrocessione del club biancorosso, sbagliando due rigori nel play-out di ritorno contro il Jerv, prima che il club gialloblù condannasse l’allora squadra di Horneland.
Un vero e proprio incubo per l’attaccante classe ’95, che non ha mai nascosto il legame con il club della sua città: “Ho sempre avuto la sensazione che vivere la vita al massimo come calciatore a Bergen fosse qualcosa che desideravo davvero fare“. Dopo quel momento sportivamente drammatico, per Finne sono arrivati 69 gol tra tutte le competizioni con la maglia del Brann. Ora il sogno non può che essere quello di aprire il conto anche in Europa.
L’orgoglio di Bergen
Il rapporto speciale tra la città e il Brann sta tutto nel soprannome del club biancorosso: Bergens stolthet, l’orgoglio di Bergen. Dopo aver accarezzato il sogno della Champions League, durato fino al secondo turno preliminare perso con il Salisburgo, prima di uno storico playoff di Europa League vinto con un risultato complessivo di 6-1 contro l’AEK Larnaca – che ha riportato i norvegesi nella fase finale di una competizione europea.
Ai microfoni di TV 2, il capitano Knudsen ha avvisato i vari avversari che si presenteranno ai piedi del monte Ulriken, dove sorge lo stadio del Brann: “Quando sento i tifosi alle mie spalle, sento che io possa affrontare tutto ciò che può accadere. Ho 17000 persone alle mie spalle, posso distruggere chiunque in ogni duello“.

Il Brann sogna in grande
Centrato il ritorno in Europa, il Brann non vuole affatto smettere di sognare. La squadra di Alexandersson sogna infatti di rompere il digiuno da trionfi in Eliteserien, il massimo campionato norvegese, che dura addirittura dal 2007.
Dopo i diversi anni difficili, con due retrocessioni, i biancorossi sono riusciti a trovare continuità: il club di Bergen si trova infatti al terzo posto in classifica pur con una giornata in meno, alle spalle di Bodo/Glimt e Viking. Ma prima per il Brann è tempo di riaccendere un fuoco, quello europeo, 6201 giorni dopo l’ultima volta.