Bologna, Sabatini: “Arnautovic è un rissaiolo, per questo lo prendiamo”
In un intervista rilasciata a “Il Messaggero” Walter Sabatini ha parlato della situazione mercato in casa Bologna, Roma e di Euro2020
Walter Sabatini, direttore delle aree tecniche del Bologna e Montreal parla a “Il Messaggero” dell’ormai quasi rossoblù Marko Arnautovic.
“Il Bologna ha tutto, non ha bisogno di niente – dice Sabatini. Anche la squadra è buona, ma le manca la sfacciataggine, prepotenza. Per questo prendiamo Arnautovic, è un rissaiolo e a me i rissaioli piacciono. Mihajlovic ha dato solidi principi alla squadra, è importante. Ma quello che dà un allenatore alla lunga si afflevolisce. Quello che ti danno i calciatori, invece, rimane sempre in vista. Gente come Benatia, o Daniele De Rossi, quelli sì che garantiscono un livello di adrenalina sempre alto per affrontare la partita”.
“Gli azzurri mi ricordano Pablito, così vinse il Mondiale”
Poi il punto di vista di Walter Sabatini sulla Nazionale italiana ad Euro2020: “Mancini ha creato una squadra che si fonda sul rispetto e sulla fiducia reciproci. E’ una questione di fede, anche per Pablito era così. Aveva una fede incontrollabile, andava su tutte le situazione perchè si fidava ciecamente dei suoi compagni. Così ha vinto un Mondiale“.
Sabatini: “Roma da scudetto con Mou, Spinazzola e Zaniolo”
Nel 2011 inizia la sua esperienza nella capitale sponda giallorossa, con la Roma che per lui è una tra le favorite per il prossimo campionato: “I Friedkin non hanno bisogno di consigli. Sono silenziosi, non si mettono nell’agone come facevo io, non vanno a negoziare con la piazza. Stanno zitti, e prendono Mourinho, senza che nessuno lo sappia. Un colpo incredibile, che intanto gli ha consentito di mettere un tappo al vaso di Pandora”.
“Chi si aggiudicherà lo scudetto il prossimo anno? La Roma si giocherà le sue carte – continua Sabatini. Lo sciamano ce l’avete, e anche dei valori: guardate Spinazzola, e il mio idolo, il ragazzino, Zaniolo. Quando è dentro il campo, va dritto per dritto, speriamo che non sia condizionato dagli infortuni, è forte perché è prepotente”.