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Bologna, Mihajlovic: “La malattia ti fa capire il vero significato della vita”

La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Venezia-Bologna

Ad un mese dall’annuncio del ritorno della malattia, Sinisa Mihajlovic è tornato ad allenare il suo Bologna giovedì dopo essere stato dimesso dall’ospedale Sant’Orsola. Oggi l’allenatore serbo si è rivisto anche in conferenza stampa davanti ai giornalisti: “Mi siete mancati anche voi, siete un male necessario. Quando si vivono certi momenti, poi ci si rende conto di quanto anche le cose che non immagineresti ti mancano…“.

“Il mio obiettivo era di tornare il prima possibile alla normalità”

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Mihajlovic ha raccontato quello che ha vissuto nell’ultimo periodo: “Dal momento che sono rientrato in ospedale, il mio obiettivo è stato quello di tornare alla normalità il prima possibile. La salute ti fa godere la vita ma la malattia ti fa comprendere il vero significato e dopo un sacco di tempo persino una passeggiata ti fa rinascere. Devo dire che questa volta è stato più pesante dal punto di vista mentale perché per il Covid sono dovuto rimanere sempre da solo, ho visto mia moglie solo per tre ore in un giorno“.

“Grazie a chi mi è stato sempre vicino” E sull’Inter…

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Colgo l’occasione per ringraziare squadra, società, staff, medici e infermieri che mi sono sempre stati vicini… Ormai sono di casa al Sant’Orsola, quando smetterò di allenare farò la guida turistica in ospedale. È stato brutto ma sono qua e questo è quello che conta“.

La partita con l’Inter? Sentivo da troppo tempo che questa era una partita scontata, che l’Inter voleva vincerla tramite i ricorsi e questo mi faceva arrabbiare. L’ho detto anche ai miei prima della gara: ‘Hanno provato a vincerla prima perché sul campo non la vinceranno mai’. Io amo l’Inter e ho grande rispetto per tutti, compreso per Simone, ma se c’è una cosa che mi dava fastidio era l’atteggiamento che era stato tenuto nei confronti di quella partita. Non dormivo la notte, non volevo che succedesse quello che tutti davano per scontato“.

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L’allenatore rossoblù ha infine commentato il premio ricevuto come allenatore del mese e il finale di stagione: “Tra le motivazioni mi hanno spiegato che c’è la coesione tra me e lo staff tecnico. Io dico che anche i ragazzi più esperti hanno aiutato lo staff, dimostrando che nelle difficoltà si può contare su di loro. Abbiamo tre partite davanti e dobbiamo fare del nostro meglio per ottenere più punti possibili. Mi farebbe piacere finire bene la stagione anche per dimostrare che squadra siamo a molta gente che non aveva fiducia. Abbiamo vissuto dei momenti difficili quest’anno ma siamo riusciti a trovare un grande equilibrio in noi stessi capendo che lavorando bene potevamo toglierci delle soddisfazioni“.