Bologna, Italiano: “Polmonite brutta botta, mi ero preoccupato”

L’allenatore del Bologna è tornato a parlare alla stampa dopo aver superato una brutta polmonite
Dopo essere già tornato in panchina in Europa League contro il Brann e in campionato contro il Napoli, Vincenzo Italiano è tornato a parlare alla stampa nella conferenza alla vigilia di Udinese-Bologna.
L’allenatore, infatti, è stato costretto a un periodo di ricovero e poi di riposo a causa di una brutta polmonite: “Ho subito una bella botta, – ha spiegato – per dieci giorni sono stato non bene e mi ero preoccupato“.
Un recupero ancora non ultimato: “Porterò ancora qualche strascico, ma sono in miglioramento e un passo alla volta tornerò al cento per cento“.
Italiano ci ha tenuto a sottolineare il lavoro fatto anche in sua assenza, con la squadra affidata a Daniel Niccolini, suo secondo: “Ringrazio l’equipe del Sant’Orsola e il dottor Nava e pure Daniel Niccolini e i ragazzi: sono stati bravissimi nel continuare la striscia positiva e io sono felice di essere tornato in panchina e alle partite dal vivo“.
Bologna, Italiano: “Sotto l’albero di Natale voglio un’infermeria vuota”
Ora, l’allenatore rossoblù è tornato a tutti gli effetti a guidare la squadra, lasciandosi alle spalle un periodo in cui ha dovuto seguirla in televisione: “Faticoso vedere le partite così, anche perché non puoi sfogare le situazioni di nervosismo confrontandoti con lo staff“.
Adesso la testa è unicamente alla prossima gara, per la quale non sarà ancora a disposizione Ciro Immobile: “Sta migliorando, in questi giorni ha iniziato a spingere di più e ad allenarsi in gruppo, ma ancora non si sente al meglio, anche se si sta liberando della paura di una ricaduta. Ha avuto un infortunio pesante è una scelta concordata. Sotto l’albero di Natale spero di trovare un’infermeria finalmente vuota“.

Italiano: “Presto per parlare della classifica”
Italiano ha anche parlato delle scelte di formazione e della classifica dei suoi: “Per parlare della classifica è presto, serviranno altre cinque partite per delineare meglio i rapporti di forza. Ma una cosa è certa: le nostre rotazioni fin qui hanno pagato“.
A proposito di rotazioni, sembra arrivato il momento di Dominguez, visti gli infortuni di Cambiaghi e Rowe: “Ha sempre lavorato in silenzio e accettato panchine dettate da compagni che stavano andando forte e merita la chance. Siamo in emergenza ma con Dominguez, Bernardeschi e altri calciatori che possono essere adattati non dobbiamo cambiare modulo. Udine è un campo maledetto per il Bologna, ma l’abbiamo studiata bene e domani speriamo di raccogliere i frutti del lavoro“.