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Bologna, Corvino: “Miglior giovane? Uno fra i più bravi è Mandragora”

Italia un punto di partenza e non più di ambitissimo arrivo. Si punta sui giovani di valore, perché acquistare giocatori già fatti, magari campioni, non è più un costo sostenibile per molte delle nostre squadre. Una linea adottata da tante società di A: “E’ una necessità – sostiene Pantaleo Corvino nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello Sport – e i dati dicono che in effetti molte società si stanno orientando sul mercato degli Under 23, ma anche Under 21 e Under 20. Motivo? Perché non siamo l’Inghilterra, dove i soldi sono piovuti dal cielo, dalle antenne delle tv. In Italia dobbiamo creare la migliore sintonia fra ricchezza tecnica e patrimonio economico. In pratica, per mandare avanti i nostri club bisogna far crescere i giovani migliori. Per fare il nostro esempio, domenica contro il Sassuolo abbiamo vinto con un centrocampo formato da Diawara (classe ‘97), Donsah (classe ‘96) e Taider (classe ‘92). Non ci sono alternative”.

 

Il Bologna presenta tanti giovani in rosa: “E’ la nostra linea. Se a inizio stagione avessimo preso giocatori più esperti, come Pazzini, Borriello o Ledesma avremmo sofferto di meno, ma i giovani danno linfa ai club”. La Francia per Corvino è un modello da imitare: “I francesi hanno precorso i tempi. Hanno risolto i loro problemi puntando sui centri federali dove sono nati grandi giocatori e uno di questi, Pogba, è arrivato anche da noi. In Brasile il discorso è diverso. Un tempo vedevano l’Italia come il Paese dei nababbi e prima di accettare un trasferimento che non fosse nel nostro campionato aspettavano fino all’ultimo istante. Ora siamo scesi di livello e dal Brasile preferiscono partire per la Cina, gli Emirati, l’Ucraina anziché seguire le orme di Falcao, Zico e Cerezo. Miglior giovane in circolazione? Uno fra i più bravi lo ha appena comprato la Juventus, Mandragora“.