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Salvezza ma anche… triplete! Chi è Cassandro, gioiellino del Bologna pigliatutto

Successi su successi con il Bologna Primavera, alla scoperta di Tommaso Cassandro

Dalla salvezza al triplete. Il Bologna di Mihajlovic si è aggrappato, con merito e furore, alla Serie A: i 41 punti in classifica sono un traguardo che vale uno scudetto, per come sono stati ottenuti. I giovani rossoblu della Primavera, allenati da Troise, hanno fatto addirittura meglio: vincere tutto quello che si poteva. Campionato di categoria (Primavera 2), Coppa e Torneo di Viareggio.


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"Che soddisfazione!", borbotta orgoglioso sotto i baffi – che non ha – Tommaso Cassandro, terzino destro (o difensore centrale destro/sinistro) del Bologna. Meno appariscente di un attaccante da 20 gol all’anno ma altrettanto prezioso e decisivo: stakanovista con ben 30 partite ufficiali sulle gambe, oltre i 2600 minuti. Più di tutti. E poi si sa, bravi e italiani in quel ruolo è difficile trovarne. Classe 2000, appena 19 anni. L’idolo è Walker del Manchester City anche se da piccolo, Tommaso, è cresciuto con la maglia di Gerrard in camera. Fil rouge di Premier. Cassandro si è già allenato un po’ di volte con la Prima squadra, soprattutto quando c’era Inzaghi: Diks e Pulgar i giocatori che lo hanno impressionato maggiormente. Tatuaggi non ne ha – Tommaso, semplicemente ‘Cassa’ tra compagni e amici o ‘tempesta’ in famiglia perché non sta mai fermo -, ragazzo educato e con la testa sulle spalle. Scaramantico: un po’. Il posto in pullman dov’è generalmente si siede deve essere sempre lo stesso.


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Manie che portano bene. Come il pupazzetto che ha come portachiavi. Faccia pulita e intelligente: durante l’anno, Tommaso, è riuscito a iscriversi all’università San Raffaele di Milano, al corso di laurea triennale in Scienze Sportive e Motorie, indirizzo “Calcio”. Esami? Tutto ok. Tra l’altro con ottimi voti, a dimostrazione che sapendosi organizzare si può coniugare sia l’attività sportiva giovanile di alto livello che quella educativa e di formazione universitaria. Bologna una famiglia, il Bologna il suo punto di partenza verso i grandi. E vincere un triplete (il migliore del Viareggio per motivazione e concentrazione!) non è mica male come partenza.