Udinese, Beto: “Qui sto bene. Il mio sogno è giocare la Champions”
L’attaccante dell’Udinese, Beto, ha parlato in un’intervista del suo momento, dei suoi desideri futuri e della stagione in corso
Soltanto una settimana ci separa dalla ripresa della Serie A (guarda qui il calendario). Nella prima parte di stagione, tra le squadre che hanno più sorpreso c’è sicuramente l’Udinese. Tra i protagonisti della squadra di Sottil c’è, ovviamente, Beto. Dopo le 11 reti della scorsa stagione, il portoghese in questa è già a quota 6. Oggi, l’attaccante ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha affrontato vari temi, dal momento della squadra, al suo infortunio della scorsa stagione.
Udinese, le parole di Beto
Beto è il capocannoniere dell’Udinese, al momento, in stagione. 6 reti in 15 partite. E il portoghese già sta scaldando i motori per la ripresa: gol nell’ultima amichevole, giocata alla Dacia Arena conto il Lecce il 23 dicembre. Tanti gol segnati, spesso non partendo da titolare. Delle 15 partite disputate in Serie A, il classe 1998 ha giocato solamente 687 minuti: “Io voglio giocare bene. E finora non stavo giocando bene. Dovevo anche recuperare al meglio dall’infortunio della scorsa stagione. Quando vieni da un problema come il mio, l’ego non deve prevalere. Ora sto bene,mi sto sentendo il Beto di prima“.
“Qui sto bene, ma vorrei giocare la Champions”
È tempo di calciomercato. Inevitabile, quindi, una domanda a Beto riguardo le sue ambizioni future: “Qui sto bene, ma ho sempre desiderato di andare a giocare la Champions League. Così come ho vinto la scommessa con gli amici del Portogallo quando dissi che sarei diventato un calciatore, vorrei vincere pure questa”.
Gli obiettivi dell’Udinese
Rimanendo sulla stagione in corso, il portoghese ha parlato delle qualità dell’Udinese, protagonista a inizio campionato, ma ora reduce da sette partite senza vittoria: “Siamo fortissimi. In questa squadra tutti hanno grande qualità, io ne ho meno degli altri, ma ho il compito di buttarla dentro. Non si parla d’Europa, ma di giocare per vincere”.