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Audiodescrizione negli stadi per ipovedenti: la sfida di Betis e Siviglia

Un progetto partito dall’Università Pablo de Olivade, che mira all’audiodescrizione durante l’evento sportivo per aumentare l’inclusività

Abbattere le barriere per rendere il calcio accessibile a tutti, questa la sfida raccolta dal Betis e dal Siviglia, che hanno firmato un accordo con il Rettorato dell’Universita Pablo de Olavide e con il COCEMFE Sevilla. Quest’ultima è la Federazione provinciale delle associazioni di persone con disabilità fisiche e organiche di Siviglia.

Il progetto per gli ipovedenti

 

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Il progetto nasce da uno studio dell’Università sul poter inserire negli eventi sportivi l’audiodescrizione, così da poterlo rendere inclusivo anche per chi è ipovedente. Dal 30 novembre al 28 aprile si terranno i corsi online per insegnare come inserire e come va fatta un’audiodescrizione durante l’evento. 

All’evento di presentazione del progetto erano presenti i presidenti della Fondazione Betis Siviglia e della Fondazione Siviglia. Entrambi sono stati ringraziati pubblicamente dalla COCEMFE: “Il sostegno di entrambi i club e della loro unione per promuovere questo progetto e sostenere la lotta per l’uguaglianza tra le persone con disabilità promuovendo l’audiodescrizione nello sport per molte persone chi ne ha bisogno“.

 

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A capo del progetto c’è Nuria Ponce, professoressa e direttrice del dipartimento di Lettere e Filosofia, la quale ha spiegato che l’inserimento delle due società calcistiche è dovuto alle richieste fatte da UEFA e FIFA di inserire l’audiodescrizione negli stadi.

Le parole di Betis e Siviglia

Durante la presentazione è intervenuto anche Luis Castro della Fondazione Siviglia: “Negli ultimi anni si è fatto molto per ridurre le barriere architettoniche per poter accedere allo sport, ma ci sono ancora persone che ne sono escluse. Per questo dobbiamo lavorare affinché tutte le persone con disabilità, comprese quelle con disabilità visive, possano godere dell’evento“.

 

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Rafael Gordillo della Fondazione Betis ha poi aggiunto: “Siamo molto felici che si sia avverato. Questo progetto rappresenta un passo molto importante per l’accessibilità e l’inclusione dei nostri fan. Il calcio è uno degli sport con più seguaci al mondo e con questo servizio il nostro pubblico ipovedente potrà seguire la partita come il resto dei tifosi e godersela commentandola con i propri compagni“.

Ora è solo questione di tempo per vedere il progetto messo in pratica. Al corso che inizierà a fine mese potranno partecipare filologi e linguisti esperti in traduzione, interpretazione e comunicazione. Il focus sul questo primo corso sarà ovviamente sul calcio, ma l’obiettivo comune è quello di estenderlo a tutti gli sport.