Mondiali Qatar 2022, il Belgio: La Golden Generation è all’ultima chiamata
Mondiali Qatar 2022, tutto quello che c’è da sapere sul Belgio. Allenatore, giocatori convocati, modulo e come giocano
La sensazione è che per la generazione d’oro questa sia l’ultima chiamata. Per De Bruyne, Hazard, Vertonghen e Mounier, tutti over 30, potrebbe essere l’ultima chance della carriera per imporsi in nazionale. In particolare il primo, che forse ora è il centrocampista più forte al mondo (o uno dei) e spera di raccogliere qualcosa dalla spedizione qatarina. Quella di Martinez è una squadra che si fonda sul talento, che il talento lo accumula, che ne sa apprezzare la qualità e che al talento puro si affida per uscire dalle difficoltà. Eppure non è bastato, non fino in fondo. L’hanno chiamata a lungo Golden Generation, è stata più volte negli ultimi anni in testa al ranking, eppure quando contava davvero ha sempre fallito. Il Qatar potrebbe essere un’occasione per rifarsi e far ricredere molti.
Il modello belga, nel corso del tempo, si è rivelato efficace e funzionale, ma non abbastanza, non al punto da generare una squadra davvero completa, davvero profonda (come la Francia 2018), oppure tatticamente innovativa (come la Spagna dei primi anni Dieci, la Germania del 2014 o anche l’Italia del 2021), condizioni necessarie per vincere. È sempre mancato quel passo in più, quella mossa di cui si ha bisogno per arrivare a dama. E quel che conta poi sono solamente i risultati, le chiacchiere e il bel gioco se le porta via il vento. A Doha sarà l’ultima chance per tanti e per loro varrà di più.
L’allenatore
Roberto Martinez è uno pragmatico, che crede nella forza nel gruppo e nei suoi ragazzi. “Questa generazione si merita un titolo, sarebbe la chiusura di cerchio per un movimento che ha cambiato e cambierà il calcio in Belgio per i prossimi 20 anni”. Parole sue, di uno che il movimento lo ha plasmato, curato e fatto crescere. Alle spalle dei campioni sono venute fuori gemme preziose che non vedono l’ora di splendere e brillare di luce propria. Doku, De Ketelaere, Onana. Alcuni li abbiamo già visti, altri hanno bisogno di un po’ più di tempo. Roberto lo sa, non ha fretta, anche se al Mondiale bisognerà premere sull’acceleratore fin da subito. Dovrà trovare il bandolo della matassa e superare i limiti storici, che hanno contraddistinto la nazionale belga negli ultimi dieci anni. Collettivo e non solo singoli. Diktat. Andrà seguito alla perfezione per arrivare in fondo.
I migliori giocatori, dalla voglia di rivincita di Hazard alla consacrazione di KDB
In vetrina ci sono i soliti noti. De Bruyne, Lukaku (bisognerà vedere come recupererà dall’infortunio), Hazard e chi più ne ha più metta. Alcuni di loro, come proprio Eden o De Ketelaere, dovranno utilizzare il Mondiale per tornare a splendere. Banco di prova e opportunità per rivedere la luce. Il talento, come detto, è all’ordine del giorno nella rosa di Martinez, il problema, semmai, sarà farlo coesistere. E a volte non basta neanche quello. In porta c’è una certezza come Courtois, dietro ci sono Aldewaireld e Vertonghen, entrambi tornati in Belgio dopo una vita in giro per l’Europa: Ajax, Atlético Madrid, Tottenham il primo, Ajax, Tottenham e Benfica il secondo. Percorsi simili, sempre con la nazionale a tenerli uniti. Sono molto legati. Ora sperano di vincere insieme. Finalmente.
A centrocampo la regia è affidata a Youri Tielemans, affiancato da Witsel con Carrasco e Meunier sulle fasce. Quest’ultimo, oggi al Borussia Dortmund, era stato tra i migliori in Russia. Il Qatar potrebbe essere una consacrazione, dopo anni complicati al Psg. Oltre al calcio la sua grande passione è l’arte, proverà a dipingere cross e portare qualità alla manovra offensiva dei Diavoli Rossi. Poi da De Bruyne, 12 assist e 4 gol in questo inizio di stagione tra Campionato e Champions, ad Hazard e Mertens, nessuno ha bisogno di presentazioni, basta guardare palmares e curriculum. Le uniche cose che serviranno saranno integrità fisica e continuità. Dietro di loro scalpitano pepite come Doku o CDK, che nel Milan deve ancora sbloccarsi. Chissà che non sia il Mondiale lo spartiacque della sua stagione. Poi c’è il rebus centravanti: se non recupera Lukaku chi gioca? C’è Batshuayi che, dopo essere stato vicino alla Salernitana in estate, ora sta segnando a grappoli con il Fenerbahce in coppia con Joao Pedro.
Come gioca la squadra di Roberto Matinez
Il modulo è lo stesso da una generazione: 3-4-2-1. Non si scappa. Martinez punta tanto sul lavoro degli esterni e sugli inserimenti dei trequartisti dietro la punta centrale. Così il Belgio negli ultimi quattro anni ha centrato 47 vittorie su 61 partite disputate, con con sole cinque sconfitte; primo posto nel Ranking Fifa mantenuto ininterrottamente dal settembre 2018 al 2021, dopo un primo assaggio a cavallo tra il 2015 e il 2016. Schiacciasassi. Bisognerà solo trovare compattezza e lucidità. L’obiettivo sarà sfruttare l’occasione, con la sensazione che per molti il Mondiale possa essere – oltre che un’ultima chiamata – anche un canto del cigno. Quantomeno in nazionale. Il messaggio è chiaro, adesso toccherà a loro dimostrare di essere ancora la Golden Generation che a lungo abbiamo ammirato. Magari, stavolta, cercando di tornare a casa con le valigie piene e non solo di applausi e complimenti.
I convocati
Portieri
Koen Casteels (Wolfsburg)
Thibaut Courtois (Real Madrid)
Simon Mignolet (Bruges)
Difensori
Toby Alderweireld (Tottenham)
Zeno Debast (Anderlecht)
Leander Dendoncker (Aston Villa)
Wout Faes (Leicester)
Arthur Theate (Rennes)
Jan Vertonghen (Anderlecht)
Centrocampisti
Yannick Carrasco (Atletico Madrid)
Timothy Castagne (Leicester)
Thorgan Hazard (Borussia Dortmund)
Thomas Meunier (Borussia Dortmund)
Kevin De Bruyne (Manchester City)
Amadou Onana (Everton)
Youri Tielemans (Leicester)
Hans Vanaken (Club Brugge)
Axel Witsel (Atletico Madrid)
Attaccanti
Michy Batshuayi (Fenerbahce)
Charles De Ketelaere (Milan)
Jeremy Doku (Rennes)
Eden Hazard (Real Madrid)
Romelu Lukaku (Inter)
Dries Mertens (Galatasaray)
Lois Openda (Lens)
Leandro Trossard (Brighton)
Commissario Tecnico: Roberto Martinez