La promozione del Barracas Central: tra legami forti e un telecronista come allenatore
La storia dell’impresa del piccolo club di Buenos Aires, dopo la vittoria ai playoff contro il Quilmes
Con la vittoria ai rigori per 5-4 contro il Quilmes al Cilindro di Avellaneda, il Barracas Central ha conquistato la promozione alla Liga Profesional 2022.
Nell’ultima partita del 2021, El Guapo ha raggiunto la prima storica partecipazione alla massima serie del calcio argentino e sarà la 28esima squadra del torneo che inizierà a febbraio 2022.
Una promozione arrivata dopo aver vinto la Zona B della Primera Nacional e aver perso la finale contro il Tigre, campione della Zona A, per poi raggiungere la finale dei playoff contro il Quilmes. Un club con 117 anni di storia nel calcio argentino, nato tre anni dopo il River Plate e uno prima del Boca Juniors. Da qualche tempo però, il Barracas Central è la squadra che viene associata al presidente della Federazione Argentina, Claudio El Chiqui Tapia.
Lo stadio porta il suo nome, i suoi figli Ivan e Matias sono rispettivamente il capitano della squadra e il presidente. Presenze e lagemi importanti, che hanno dato vita ad alcune polemiche: il Barracas è stata la squadra che ha ricevuto più rigori a favore nella stagione, ben 9, oltre ad altre decisioni arbitrali discutibili. Una storia che ricorda molto quella dell’Arsenal de Sarandì, la società dell’ex presidente dell’AFA, Grondona.
Una promozione con un telecronista in panchina
Dal raccontare la vittoria della Seleccion per l’emittente TyC Sports all’impresa vissuta in prima persona di portare il Barracas Central nell’élite del calcio alibeceleste: alla guida della squadra c’è Rodolfo De Paoli, ex calciatore di Nueva Chicago e Banfield che si è ritirato a soli 22 anni per un infortunio, ma soprattutto una delle voci più iconiche del calcio argentino per quasi 20 anni: presente per 4 edizioni consecutive di Pes dal 2018 al 2021, tra finali di Libertadores, Copa América e Mondiale, nel tempo libero ha allenato squadre di terza e quarta divisione, prima di allenare il Nueva Chicago nel 2020. Una prima esperienza negativa nella Primera Nacional per il 43enne, per poi ricevere la chiamata del Barracas Central e ottenere la storica promozione.
“Non ho ancora deciso se continuerò o lascerò questa squadra, anche se mi resta difficile salutare questi giocatori. E’ stato un anno stressante: 38 partite con solo 7 sconfitte. Sono cresciuto ascoltando le telecronache di Victor Hugo Morales e quando ho dovuto smettere di giocare ho cercato una nuova sfida. Ho avuto la fortuna di fare molta strada come telecronista, ma certe volte mi è sembrato che essere un giornalista sia visto come un delitto per poter allenare, quando invece sono stato un calciatore e sono sempre stato legato al calcio”, ha dichiarato Rodo dopo la vittoria ai rigori.
La prossima impresa potrebbe essere quella di salvare il Barracas nel 2022, quando torneranno le retrocessioni anche in Argentina, ma senza poter giocare le partite casalinghe nel proprio stadio, che ha una capienza di sole 4500 persone, e attualmente con la rosa con il valore più basso di un campionato che tornerà a 28 squadre. In attesa di capire se con De Paoli in panchina o in cabina di commento, la certezza è che il Barracas es de Primera.
[tweet id=”1473501757854531584″]