Bari, il saluto di Sabelli: “Ci rivediamo in A tra sei mesi”
Mancava solo l’ufficialità, dopo la firma arrivata nella tarda serata di ieri, ed è arrivata questa mattina. Stefano Sabelli lascia il Bari e passa al Carpi con la formula del prestito oneroso, con opzione di riscatto e obbligo a favore della società emiliana in caso di salvezza. Una decisione che ha diviso il tifo biancorosso, a metà tra chi chiedeva rinforzi e non cessioni alla dirigenza guidata da Gianluca Paparesta e tra chi invece ha preferito mettersi alle spalle un altro dei componenti della meravigliosa stagione fallimentare, della quale ora restano a Bari i “superstiti” Guarna, Romizi e Defendi. Nel recente passato non erano mancate le frizioni tra il numero 2, la piazza e la stampa locale, frutto anche di una pepata conferenza stampa tenuta dal difensore nello scorso dicembre.
121 presenze, 3 reti, due salvezze conquistate e un playoff vissuto fino in semifinale: questo l’esito dei tre anni e mezzo vissuti in biancorosso dal terzino destro classe 1993, passato per l’Under 21 e cresciuto nel settore giovanile della Roma. “Sono stati quattro anni intensi in cui ho avuto molto da tutti, dalla società, dai tifosi. È stato un percorso lungo, difficile, emozionante. Non vuole essere un addio, ma un arrivederci nella speranza di anticiparvi in A solo di sei mesi, perché questa di Bari è una piazza che non c’entra nulla con la serie B -ha salutato così il pubblico barese Sabelli sul sito ufficiale della società-. Andare in A è stata sempre una mia ambizione, una cosa che volevo tanto e un’opportunità importante che non potevo farmi sfuggire. Sono contento che mi sia capitata e sono contento di averla accettata. Resta il mio più grande rammarico di non aver centrato finora la massima serie con il Bari”.
Luca Guerra