Bari, a San Cataldo vittoria con polemica: “Troppa tensione, noi eravamo qui per giocare a calcio”
Neglia e Floriano ribaltano la Sancataldese, il club manager Scala polemizza sull’ambiente. La replica dei siciliani: “Nessuna aggressione, solo un po’ di tensione”
Coda polemica al termine di Sancataldese-Bari, partita vinta per 2-1 dai pugliesi (Neglia e Floriano hanno rimontato il vantaggio dei padroni di casa con Ficarrotta), che hanno messo in cassa il primato nel girone I a +12 sulla Turris – ko a Troina – e totalizzato il record di risultati utili consecutivi dell’avvio di stagione, ben 19.
In casa biancorossa bocche cucite per calciatori e tesserati, retaggio di quanto accaduto nei minuti finali e dopo l’uscita dal rettangolo di gioco. A spiegare la posizione della società è stato il club manager Matteo Scala: “In trasferta è sempre la solita storia. Qui, ad Acireale, come da altre parti. Siccome c’è molta tensione preferiamo non parlare.
Non vogliamo peggiorare la situazione. Si rischia di dire cose che è meglio non dire. Avete visto tutti quello che è successo in campo e fuori. Noi eravamo venuti per giocare a calcio”.
Un chiaro riferimento all’accoglienza ricevuta all’arrivo nello stadio Valentino Mazzola di San Cataldo, per una partita disputata in un clima di tensione (sei ammonizioni, l’espulsione al barese Piovanello e proteste di entrambe le squadre per alcune decisioni dell’arbitro Giaccaglia) acuito da un duro confronto con protagonista l’allenatore biancorosso Giovanni Cornacchini nell’area spogliatoi.
“Non c’è stata alcuna aggressione – replica il direttore sportivo della Sancataldese, Aldo Galletti – c’è stata una scaramuccia, è vero, ma fa parte del campo. Troviamo le accuse del Bari esagerate”. In coda al pomeriggio del Mazzola restano il risultato del campo e un botta e risposta polemico.