Balotelli-gol, il Milan supera l’Alessandria: il racconto
Davide da una parte, Golia dall’altra. Per i primi novanta minuti della semifinale di una Tim Cup che comunque vada a finire avrà comunque il merito di aver regalato una delle favole più belle degli ultimi anni. È quella dell’Alessandria di Angelo Gregucci, dalla Lega Pro al Meazza (con vista Olimpico di Roma), passando per Barbera, Ferraris, Picco e ancora Olimpico, ma di Torino. Dopo aver battuto Palermo, Genoa e Spezia è tempo di affrontare il diavolo, quello rossonero, che di risultato utile ne ha uno soltanto. Vincere, “per mettere già un piede in finale”, parole e pensieri della vigilia di Sinisa Mihajlovic.
Per continuare a sognare ed entrare nella leggenda l’Alessandria, per trasformare in positiva una stagione di pochi alti e troppi bassi il Milan: questo il menù della serata di un Olimpico che l’emozione più bella la regala sugli spalti. Oltre ventimila i tifosi grigi in arrivo dal basso Piemonte, pronti a festeggiare al di là del risultato finale sul tabellone, tanti anche quelli rossoneri in arrivo da Milano. Emozioni che latitano invece sul campo di gioco, dove il Milan prova a fare la partita senza però rendersi mai pericoloso. Poli ci prova dalla distanza, Vannucchi si fa trovare pronto. Di Marconi la prima conclusione dei ragazzi di Gregucci, ma la mira è sbagliata.
A pochi minuti dalla fine del primo tempo l’episodio che sblocca una gara dai pochissimi lampi, fallo in area di Morero su Antonelli e Irrati non ha dubbi: dal dischetto va Balotelli, palla da una parte e Vannucchi dall’altra. Vantaggio Milan, e rossoneri che al rientro in campo con Honda hanno subito l’occasione per raddoppiare: assist di Super Mario per il sinistro a botta sicura del giapponese, difesa che salva in angolo. Da un Milan vicino al doppio vantaggio a un’Alessandria che non smette di crederci, dopo azione insistita ci prova Marras, palla tra le braccia del numero 32 in maglia gialla, alto il destro di Fishnaller dal limite dell’area, Abbiati decisivo in uscita alta su azione da calcio d’angolo.
Minuto sessanta, Gregucci si gioca la carta (vincente con Genoa e Spezia) Bocalon (al posto di Marconi), dentro anche Mezavilla (per Loviso). Montolivo per Mauri e Niang per Balotelli le risposte di Mihajlovic, con l’Alessandria che prova ad accelerare spinta dai ventimila dell’Olimpico. Doppio tentativo per il capocannoniere della Lega Pro Bocalon in pochi minuti, a lato il destro dai sedici metri dell’attaccante classe 1989, in rete invece il tiro (con deviazione) di Poli, Irrati annulla per fuorigioco. Ultimi cambi da una parte e dall’altra, out Marras per Boniperti nell’Alessandria, Boateng per Kucka nel Milan che chiude in avanti: è Niang a far correre l’ultimo brivido ai ventimila dell’Olimpico, Vannucchi salva sul palo il gol di quello che sarebbe stato un immeritato 2-0. Non c’è più tempo, vince Golia. Anche se dalla festa sugli spalti non si direbbe, applausi interminabili da tutto lo stadio per i ragazzi di Gregucci, chiamati a raccogliere l’abbraccio dei tifosi sotto alla curva. Vince il Milan, ma la festa dei grigi continua.