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Atalanta, Raimondi: “CR77? Non l’ho fatto apposta. Prima avevo addirittura il 7”

Anche l’Atalanta ha il suo CR, lui però ha il 77, anche se è un ’81. Insomma, un vecchietto terribile Cristian Raimondi da Sedrina, una vita con i bergamaschi. Con i compagni CR77 festeggia un quarto posto inaspettato, anche se lui ha giocato solo un minuto:

E’ bellissimo. Non ci capita spesso” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Mi ricordo di aver vissuto qualcosa di simile da tifoso, ma non da calciatore. Ho giocato solo un minuto? Gioisco per questa situazione perché ho sempre messo l’Atalanta davanti a tutto. Vederla lassù è una gratificazione. Il mio sogno è portarla più in alto possibile. Dopo Atalanta-Palermo era normale fare brutti pensieri. Ma nel calcio c’è troppa fretta di giudicare, invece serve pazienza. Anche dopo la sconfitta con il Palermo avevo piena fiducia nell’allenatore e nel nostro lavoro. E poi qui non manca nulla: c’è una società seria, la mentalità giusta, l’organizzazione e una tifoseria che nei momenti difficili ci dà sempre una mano.

Raimondi svela qualche “trucchetto”: “Ci sono tanti aspetti. Il presidente Percassi e suo figlio sono presenti al campo e trovano sempre la parola giusta. L’allenatore è affascinante per la sicurezza con la quale trasmette le sue idee. Riesce a farti capire che se lavori in un certo modo anche se inizialmente sbagli poi i risultati arrivano. Gasperini ti fa anche lavorare a un’intensità incredibile e i benefici sono evidenti. Insomma, la strada era giusta fin dall’inizio: bastava solo aspettare. E poi sono esplosi i giovani: loro sono la nostra forza.Io, Migliaccio e gli altri vecchietti crediamo molto nello spirito di gruppo. Non è facile star fuori a 20 anni e nemmeno a 35. Mi piace immedesimarmi nell’allenatore, capire le difficoltà che può incontrare e aiutarlo a schivare le insidie. E poi per me è un piacere seguire i giovani. Loro hanno bisogno di esempi positivi. Cerco di dare consigli e per fortuna qui i giovani hanno la testa giusta e sono pronti ad ascoltare. La cosa bella dei ragazzi è che un giorno non sai se sono pronti e il giorno dopo giocano una grande partita. E’ importante gestire i momenti e noi li aiuteremo“.

Futuro? “Finché sto bene continuerò a giocare. Poi l’idea è quella di entrare nel settore giovanile e insegnare calcio e… atalantismo“. In A Raimondi ha segnato un solo gol, in B qualcuno in piùtra cui quello a Buffon: “Sfidarlo ancora dopo tanti anni in Serie A è un sogno che si avvera. Piuttosto, non capisco come mai io abbia fatto un solo gol in A: eppure ci sono andato vicino molte volte. Fascia da capitano? Un onore. Ricordo a memoria tutti i capitani dell’Atalanta da quando sono bambino. E se non fossi un giocatore, sarei in curva a tifare. CR77? Non l’ho fatto apposta. Avevo giocato a lungo con il 7. Ma poi retrocedendo a terzino ho pensato che fosse più appropriato il 77. Meglio così…“.