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Atalanta, Gasperini: “Classifica? Un piccolo miracolo, ma l’Europa non ci riguarda”

Atalanta-Genoa è anche Gasperini contro Juric, la sfida tra il maestro e l’allievo: chi la spunterà? Squadre separate da un punto, ma, nonostante quella sopra sia l’Atalanta, Gasperini si nasconde:

“Un piccolo miracolo, una classifica inaspettata” – si legge nelle pagine del Secolo XIX “Dopo le difficoltà iniziali ci siamo rilanciati alla grande. Siamo sesti ma la classifica è cortissima, ci sono un’infinità di squadre in pochi punti. E domenica arriva il Genoa, mi sembra così strano affrontarlo da avversario. Però entrambe le squadre stanno facendo bene, mi sembra il momento migliore per ritrovarsi. Europa? È un discorso che non riguarda certo noi. Il Genoa invece è una grande squadra, Juric sta lavorando molto bene. Tolte Juve, Napoli e Roma, il Genoa può giocarsela con tutte le altre: ha veramente triturato il Milan. Pavoletti? Ecco, quando dico che il Genoa può giocarsela con tutte, Inter, Lazio e Fiorentina comprese, intendo il Genoa con Pavoletti in attacco. Simeone ha fatto due gol molto importanti ma Pavoletti è Pavoletti.

Il suo allievo Juric ha il “fuoco dentro” : “Sta facendo ottime cose, sono molto felice per lui, anche perché sta portando avanti un tipo di calcio abbastanza simileal mio, pur con alcune differenze. Gli auguro di arrivare più in alto di me, di arrivare a risultati migliori dei miei.E poi peril futuro c’è anche Burdisso, ha una precisa idea di calcio e tutto per diventare un ottimo allenatore. Genoa? Era il momento giusto per separarsi, è andata bene per tutti. Resterò legatissimo alla città, alla squadra, a tutti i ragazzi. L’affetto che i tifosi mi hanno fatto sentire è qualcosa di indimenticabile, mi è rimasto dentro. Credo sia stato l’epilogo giusto. Me ne sono andato lasciando un ambiente finalmente di nuovo compatto. Quando sono arrivato, nel 2013,la società era sull’orlo del baratro, come ha detto lo stesso Preziosi. La squadra era sull’orlo della Serie B e l’ambiente diviso. In tre anni si è rimediato a tutto, tre anni dopo ogni cosa è tornata al suo posto, di questo sono molto orgoglioso”.

Qualche rimpianto? “Ce ne sono due.Il primo è di non aver potuto giocare la Coppa, ce l’eravamo meritata sul campo con un grande campionato. Ci penso guardando il Sassuolo che ora la gioca, l’ha giocata anche la Sampdoria senza averne il diritto. E poi il fatto di non aver potuto avere per due anni di fila una squadra confermata al 70 per cento. Come è accaduto invece quest’anno”. Atalanta? Non è un ripiego: “È un bel progetto, con tanti giovani molto interessanti. C’è una società che mi ha voluto, una famiglia che mi stima. C’è la possibilità di lavorare molto bene. Preziosi? Ci siamo sentiti più di una volta, tra di noi c’è un buon rapporto”.