Antonio Montella, l’aeroplanino del Pisa: “La Roma, il Messina, Gattuso e… il Napoli”
Nome: Antonio. Cognome? Eh… Montella, sì proprio come l’aeroplanino che faceva volare Roma e Sampdoria. Ruolo lo stesso, attaccante, ma nessun grado di parentela. Antonio Montella è partito da Napoli, ha viaggiato per l’Italia e ora, a quasi 30 anni, si è fermato a Pisa. Propositi per il nuovo anno? “A livello di squadra, il 2015 è finito discretamente. Siamo a -5 dal primo posto e siamo contenti del percorso fatto. Personalmente – confessa a GianlucaDiMarzio.com – sono felice di aver chiuso l’anno con un gol utile per evitare la sconfitta e passare un Natale più tranquillo, spero che il 2016 possa portare tante soddisfazioni”.
Maglia nerazzurra addosso, in panchina uno come Gattuso: “Persona vera, sempre a disposizione del gruppo… La sua umiltà serve da esempio a tutti quanti”, racconta Antonio Montella. Uno che, con quell’aeroplanino, ha in comune un passato in giallorosso. Nelle giovanili, però, e quanti viaggi “in macchina avanti e indietro con mio fratello e Polverini, che ho avuto il piacere di ritrovare a Pisa. I ricordi di quegli anni sono positivissimi, mi hanno formato come calciatore e come persona. Con noi si allenavano anche Cerci e Rosi sì, ma non siamo rimasti in contatto”. Cognome a parte, quanto è pesato il paragone con l’altro Montella? “Come caratteristiche lui era più un attaccante da area di rigore, un cecchino, un attaccante più propenso al gol. Io faccio più lavoro sporco e cerco di mettermi a disposizione della squadra. Conoscerlo mi farebbe piacere, però…”. Messaggio lanciato, forte e chiaro. Come i desideri affidati al nuovo anno: “A 30 anni vorrei vincere qualcosa, ho fatto tante belle stagioni e bei campionati in piazze importanti ma non ho vinto mai un campionato: vorrei farlo qui a Pisa“.
Nel passato di Antonio Montella ci sono anche due presenze in Serie A. Stagione? 2006/2007, giovane riserva in un attacco del Messina guidato da Riganò: “Ricordi indelebili, è il sogno di ogni bambino. Ho avuto la fortuna di fare due presenze, una piccola parentesi che mi ha reso fiero ed orgoglioso. Anni bellissimi, per la prima volta lontano da casa e questo mi ha cresciuto molto”. Lontano da casa, lontano da… Napoli, città che gli è vicina nel cuore, anche calcisticamente: “Tifo azzurro sì, lo scudetto? Se devo scegliere, prima il Pisa. Poi magari… se avessi due desideri da esprimere, spero di festeggiare i trionfi di entrambi”. Lettera al 2016, firmata Antonio Montella.