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Angulo, la ‘Perla del calcio ecuadoregno’ che intriga il Palermo

Se in patria José Angulo è definito ‘Perla del calcio’, dopotutto, un motivo ci deve pur essere. Forse, basterebbe semplicemente guardare le statistiche di questo attaccante classe ’95 dell’Independiente del Valle, militante nella Serie A ecuadoregna, per conoscerne le virtù: 14 gol in 14 presenze nel 2015, tante quante nella stagione successiva, in 24 apparizioni. Niente male, anzi: impressionante.

Soprannominato ‘El Tín’ per la somiglianza con l’ex giocatore Augustín Delgado, oppure ‘Pepe gol’, Angulo è un giocatore di grande movimento, tecnico e rapido. Notarlo in campo non è affatto complicato grazie al suo marchio di fabbrica, una capigliatura alla modicana tutt’altro che irriconoscibile: nella vita di tutti i giorni, invece, chi l’ha conosciuto afferma che sia allegro, ambizioso e tremendamente sicuro nei propri mezzi. Eppure una piccola debolezza, Angulo, ha finito per denotarla più volte…

Oltre ai disastrosi voti in matematica ai tempi scolastici, oggetto di scherno in maniera scherzosa da parte dei propri amici, il talento ecuadoregno soffre, leggermente ed inaspettatamente, d’ansia: durante le trasferte in pullman della squadra Angulo è il classico ‘ragazzo dei posti in fondo’, sempre pronto a scherzare e far divertire i compagni, cercando magari di stemperare proprio quello scomodo stato d’animo che sembra talvolta limitarlo.

Vedendolo giocare, tuttavia, il difetto attribuitogli finisce per non notarsi davvero: basterebbe guardare la rete messa a segno ‘alla Bergkamp’ nella Copa Libertadores del 2016 contro il Boca Juniors per carpire un pizzico di qualità del ragazzo. Uno che non molla davvero mai e che ha dimostrato di saper bruciare, anche nelle difficoltà, le tappe: 5 mesi di riabilitazione post rottura del legamento crociato nel 2015 e ritorno fulmineo da 6 gol in 6 partite con la squadra riserve. Risultato? Riconvocazione in prima squadra ed annata terminata con 14 perle in altrettante partite da aggiungere al gabellino personale, per un ruolino capace di attirare l’attenzione delle big europee, Atletico Madrid e Monaco su tutte.

Angulo, d’altra parte, il sogno di sbarcare presto nel vecchio continente non l’ha mai tenuto nascosto: “Sogno di giocare in Europa. È indifferente che si tratti di Serie A, Liga, Bundesliga o Premier: mi piacciono tutte, voglio giocare in Europa”. Convocato dal ct Quinteros per le partite contro Uruguay e Venezuela valide per la qualificazione ai Mondiali in Russia, Angulo ha ora saputo anche conquistare le attenzioni del Palermo, con il ds Foschi destinato oggi ad incontrare l’intermediario Mascardi per sondare la disponibilità del giocatore ed eventuali costi. E chissà che proprio i rosanero possano far sì che i sogni del ragazzo diventino realtà, regalando alla Serie A quella ‘Perla del calcio ecuadoregna’ tanto elogiata in patria.

Alberto Trovamala