Anche Gigi Riva ai funerali di Luca Pusceddu, morto a 10 anni per una rovesciata
La notizia ha fatto commuovere tutto il mondo del calcio. Un bambino di 10 anni, morto nel tentativo di emulare uno dei tanti campioni ammirati in tv. Magari il piccolo Luca Pusceddu in quel momento ha pensato anche a Gigi Riva, quando ha provato a prendere il pallone in rovesciata. Gesto fatale. Luca ha battuto violentemente il capo nel campo in sintetico del centro sportivo S.S.D. San Francesco di Quartu Sant’Elena. S’è rialzato, ha cercato con lo sguardo il padre, lì a pochi passi, prima di accasciarsi nuovamente al suolo e non rialzarsi più. Inutili i tentativi di rianimazione del papà. Tutto il mondo sportivo sardo, a partire dalle due squadre di calcio principali, il Cagliari e la Sef Torres, hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla famiglia e dedicare un pensiero al piccolo Luca.
Colpito dalla notizia, non è voluto mancare ai funerali Gigi Riva, la bandiera del club cagliaritano, presente ieri pomeriggio nella Basilica di Sant’Elena a Quartu. L’eroe del Cagliari dello scudetto ha ribadito, per l’ennesima volta, di essere un fuoriclasse anche fuori dal campo. Ieri, prima della partita del Viareggio Cup tra Milan e Cagliari, c’è stato un minuto di silenzio proprio per Luca. L’allenatore dei giovani rossoblù, Max Canzi, al termine del match, ha voluto dedicargli la vittoria. Ma non è finita. Anche la prima squadra del club sardo dedicherà i prossimi tre punti al campioncino. Piccoli gesti dal significato importantissimo, per la famiglia di Luca ma anche per tutto il mondo del calcio. Centinaia i messaggi di affetto e di vicinanza attraverso i social.
Questo il post della società quartese, scritto da uno dei suoi allenatori, Kekko Atzeni: “Ciao Luchisceddu… non c è molto da dire, preferisco tacere e ricordati cosi, insieme alla tua squadra, in uno dei nostri tanti momenti di festa, felice e sempre con il sorriso.Non ti dimenticherò mai”.