Ambizione e doppi allenamenti. Ammari ‘chiama’ l’Italia: “Via la sfortuna, sono pronto a ripartire. E nell’attesa cucino”
Alle parole preferisce i fatti, che in questo caso si chiamano fatica e sudore. “Mi alleno due volte al giorno con un preparatore personale in un centro specializzato, adesso mi sono rimesso a posto fisicamente, atleticamente sto bene, aspetto solo un progetto ambizioso per ripartite”. E il prefisso della chiamata, Najib Ammari lo ha ben chiaro in mente: +39, Italia. “Ho ricevuto due proposte dalla Grecia, ma io voglio rimanere in Italia, confermare quanto di buono ho fatto con il Latina prima e con l’Entella poi. Una chiamata da una pizza ambiziosa in Serie B: questa estate ci sono stati contatti, ma adesso sto bene e sono pronto a ripartire al massimo. In Italia si gioca il miglior calcio: si vive di questo sport 24 ore al giorno e io adoro tutto questo”, parla così Najib Ammari in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com.
L’Italia già, una vera e propria passione. “A livello tattico ho imparato più in due anni e mezzo d’Italia che nei restanti 10 di carriera”, racconta il talento classe 1992, attualmente svincolato dopo l’ultima stagione con l’Entella. 24 presenze e tre gol, poi una finale di campionato amaro: “Ho avuto tanti piccoli infortuni, ma adesso sto bene”, racconta Ammari. Mezz’ala o trequartista: “Nelle prime esperienze in Italia mi è mancato quel pizzico di fortuna necessario, ma sento che sono pronto a ripartire. Attendo il progetto giusto, ambizioso”. E le chiamate sullo smartphone del suo agente, Enzo Raiola, non mancano di certo. “Non voglio però avere fretta, penso solo ad allenami al massimo e farmi trovare pronto”. Una chiamata che non tarderà ad arrivare. Dalla sua amata Italia? Chissà. “Nel frattempo mi piace trascorrere molto tempo a casa: playstation, tanto calcio in tv e poi mi diletto ai fornelli: cucinare mi piace, mi riesce anche bene”. Passione di ogni buon ‘italiano’ che si rispetti…